Gli scienziati hanno scoperto che i primi segni dell’insorgenza del cancro possono comparire decenni prima della diagnosi effettiva e la scoperta potrebbe rivoluzionare il trattamento della malattia. Uno dei più grandi studi internazionali sulle cause del cancro ha infatti scoperto che le mutazioni genetiche che originano la malattia iniziano a verificarsi molto prima che emergano altri segnali più evidenti.
Il professor Peter Johnson, direttore del National Health Service britannico, ha dichiarato: “Trovare modi per trasformare la ricerca in test che possiamo utilizzare in clinica, potrebbe rivoluzionare il metodo di diagnosi del cancro in futuro. Il sistema sanitario nazionale si è impegnato ad espandere i test genomici per i pazienti, come parte del nostro piano a lungo termine, che si concentra sulla diagnosi dei tumori in fase precoce, quando il trattamento è più efficace“. Un team internazionale di ricercatori ha analizzato e sequenziato circa 2.700 genomi di campioni di cancro e ha mappato le mutazioni in 38 diversi tipi di tumori.
Mentre le cellule umane subiscono miliardi di mutazioni, solo un piccolo numero di esse, chiamate “mutazioni del conducente“, provoca il cancro. Usando quello che descrivono come un metodo simile a quello della datazione al carbonio, gli scienziati sono stati in grado di determinare l’ordine in cui avvengono le mutazioni e le relative tempistiche. Il team ha scoperto che queste mutazioni si verificano in maniera particolarmente precoce nel carcinoma ovarico e in due tipi di tumori cerebrali, il glioblastoma e il medulloblastoma.
Clemency Jolly, del Francis Crick Institute e uno dei ricercatori coinvolti nella ricerca, ha dichiarato: “La cosa straordinaria è come alcuni dei cambiamenti genetici sembrano essersi verificati molti anni prima della diagnosi, molto prima di qualsiasi altro segno che un tumore sia in sviluppo, forse anche nei tessuti apparentemente sani“. Il dottor Lincoln Stein, dell’Ontario Institute for Cancer Research in Canada, anch’egli coinvolto nella ricerca, ha invece dichiarato: “Con la conoscenza che abbiamo acquisito sulle origini e l’evoluzione dei tumori, possiamo sviluppare nuovi strumenti e terapie per rilevare il cancro precocemente, sviluppare terapie più mirate e trattare i pazienti con minor margine d’errore“.
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