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Scoperto il cancro alle ossa nei resti di una tartaruga vecchia di 240 milioni di anni

Il cancro è una delle malattie peggiori a cui una persona possa andare incontro e il peggio che ne esistono diversi tipi, alcuni più pericolosi di altri. Nessun essere vivente sembra esserne immune, ne nel regno animale ne in quello vegetale. Noi come ogni mammifero, insetto o uccello dobbiamo mettere in conto un rischio simile e a seconda dei geni che ci portiamo dietro questo rischio può risultare più alto o più basso.

Uno studio recente, la cui pubblicazione risale a ieri ovvero giovedì 7 dicembre 2019, ha fatto una scoperta sensazionale in merito a tale patologia. Nelle ossa di un rettile di 240 milioni di anni fa, una specie di tartaruga priva di guscio, sono stati trovati i segni del cancro alle ossa, il più doloroso che qualcuno possa mai contrarre. Si tratta del più antico ritrovamento in merito.

 

Periostio anomalo

La scoperta in sé è stata fatta da un gruppo di ricercatori del Carnegie Museum of Natural History di Pittsburgh in collaborazione con il Leibniz Institute for Research on Evolution and Biodiversity di Berlino. Grazie alla microspia e alla tomografia computerizzata gli autori sono riusciti ad individuare delle cellule anomale nel periostio.

La tipologia, l’osteosarcoma periosteale è lo trovato in un altro anfibio del Triassico, ma come detto questa scoperta rende questa tartaruga l’essere più vecchio al mondo ad aver mai contratto il cancro, ovviamente si parla di casi registrati. Ecco una dichiarazione del Dottor Bruce Rothschild, coautore dello studio: “Siamo una comunità che risponde all’ambiente e ai fattori che causano il cancro allo stesso modo. Facciamo tutti parte della stessa Terra e siamo tutti colpiti dallo stesso fenomeno.”

Giacomo Ampollini

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