Ci sono cani ubbidienti e altri un po’ meno. Quando ci si trova nel secondo caso allora si cerca di addestrarli al meglio. Nel fare questo, ci sono sostanzialmente due scuole di pensiero ovvero rinforzo negativo o positivo. Il primo consiste nel punire l’animale nel momento in cui si comporta male, l’altro è l’opposto ovvero premiarlo quando si comporta bene. Ecco, uno studio che ha studiato questi aspetti ha scoperto che nel caso del rinforzo negativo, e comunque con le punizioni, si vanno a creare dei danni al cane.
La dichiarazione degli autori: “I nostri risultati mostrano che i cani da compagnia addestrati usando metodi basati sull’avversione hanno avuto un benessere inferiore rispetto ai cani da compagnia addestrati usando metodi basati sulla ricompensa, sia a breve che a lungo termine. In particolare, i cani che frequentano le scuole utilizzando metodi basati sull’avversione hanno mostrato comportamenti e posture corporee più legati allo stress durante l’allenamento, aumenti più elevati dei livelli di cortisolo dopo l’allenamento ed erano più” pessimisti “in un compito cognitivo.”
Diversi esemplari sono stati studiati durante le fasi di addestramento, alcuni di essi con metodi di avversione mentre altri con rinforzo negativo. Successivamente gli è stato fatto un gioco/esperimento. Hanno messo agli angoli della stanza delle ciotole con del cibo. Dopo che aver fatto abituare l’animale alla presenza della ciotola in un determinato luogo, hanno iniziato a spostare le ciotole. Gli animali che erano stati abituati con un rinforzo negativo risultavano essere più timorosi nella ricerca della ciotola rispetto agli altri, ci mettevano anche più tempo.
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