News

La più famosa pietra runica dei Vichinghi mostra che il timore di una catastrofe climatica era già evidente

La preoccupazione per le questioni ambientali e la crisi climatica globale non è così attuale come si pensa e, in passato, anche gli stessi Vichinghi temevano una catastrofe climatica. I ricercatori hanno analizzato una pietra runica creata dai vichinghi, che credono sia il riflesso della loro paura di una ricorrente crisi del clima freddo in Scandinavia. Lo studio è stato pubblicato questo mese sulla rivista scientifica Futhark: International Journal of Runic Studies.

In effetti, il runestone, ovvero la runa incisa su pietra, analizzato non è solo uno. È il più noto e forse uno dei più difficili da interpretare: la pietra runica di Rök. “La chiave per decifrare l’iscrizione era l’approccio interdisciplinare. Senza la collaborazione tra analisi testuale, archeologia, storia delle religioni e runologia, sarebbe impossibile risolvere gli enigmi della pietra runica di Rök”, ha affermato l’autore dello studio Per Holmberg.

 

Un puzzle di rune!

La nuova interpretazione dei ricercatori nordici suggerisce che l’iscrizione delle rune è composta da nove puzzle. La risposta a cinque di loro è “il sole”. Un altro è un enigma che conferma come chi era morto, ora vive di nuovo. Gli altri quattro riguardano Odino e i suoi guerrieri.

La potente élite dell’era vichinga si considerava una garanzia di buoni raccolti. Erano i leader della setta che mantenevano insieme il fragile equilibrio tra luce e oscurità. E infine, a Ragnarök, avrebbero combattuto al fianco di Odino nella battaglia finale per la luce“, ha spiegato l’investigatore Olof Sundqvist.

Lo studio spiega anche come la Scandinavia abbia subìto una catastrofe climatica con temperature medie più basse, cattivi raccolti, carestie ed estinzioni di massa. “Prima che venisse eretta la pietra runica di Rök, si verificò una serie di eventi che dovevano sembrare estremamente sinistri: una potente tempesta solare colora il cielo di rossi drammatici, i raccolti subirono un’estate estremamente fredda e successivamente un’eclissi solare appena dopo l’alba. Persino uno di questi eventi sarebbe stato sufficiente per aumentare la paura di un altro Fimbulwinter [un segno della fine del mondo nella mitologia nordica]”, ha affermato Bo Gräslund, coautore dello studio.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Colazione e Metabolismo: le scelte alimentari basate sul sesso possono ottimizzare la nostra energia

La colazione è spesso definita come il pasto più importante della giornata, in quanto ha il potere di attivare il…

10 Novembre 2024

Alzheimer: ancora una volta si parla del microbioma intestinale

Con il morbo di Alzheimer si è brancolati nel buoi per molto tempo. Ci si è concentrati su una teoria…

10 Novembre 2024

Cosa bisogna aspettarsi dal prossimo iPad base?

Differentemente da quanto tutti si aspettavano, Apple non ha presentato un nuovo modello di iPad base nel corso del mese…

10 Novembre 2024

Recensione Call of Duty: Black Ops 6, è il migliore degli ultimi anni?

Call of Duty: Black Ops 6 è l'ultima fatica di Treyarch e Raven Software, uno sparatutto che prende quanto di buono…

9 Novembre 2024

Inquinanti eterni e il danno ai reni e alla salute

Ogni età da quando l'uomo esiste è caratterizzata dalla presenza di varie problematiche, alcune di origine naturale e altre causate…

9 Novembre 2024

Forex Robots: Il futuro del Trading automatizzato nel mondo del mercato finanziario Tech-Driven

Sentiamo tutti i giorni parlare di intelligenza artificiale e di come questa ha cambiato il mondo negli ultimi anni. Chat…

9 Novembre 2024