E’ un vero e proprio gioiello del mare, sembra quasi fatto di diamanti. Questa nuova specie di cavalluccio marino non era mai stata vista prima nelle acque africane ed è stata appena scoperta nella baia di Sodwana in Sudafrica.
Si tratta di un particolare cavalluccio marino pigmeo. Ad avvistarlo è stato un team di ricercatori dell’Università di Leeds. Lo studio, pubblicato dalla rivista ZooKeys, ha messo in luce che la creatura osservata in Sudafrica è praticamente unica da quelle parti.
I cavallucci marini hanno da sempre incuriosito l’uomo, ancora di più lo hanno fatto i cavallucci marini pigmei. Essi infatti sono così piccoli e ben mimetizzati che 7 delle 8 specie conosciute sono state scoperte solo dall’inizio del millennio. Lungo meno di 2,7 centimetri, il più grande cavalluccio marino pigmeo non è molto più grande di un’unghia, ma la maggior parte delle specie conosciute ha dimensioni ancora più piccole.
Non sorprende che trovare queste creature inafferrabili nel mix spettacolare di colori di una barriera corallina sia davvero difficile. Ma i ricercatori di Leeds sono riusciti in questa impresa, al largo della costa orientale del Sudafrica, hanno scoperto il primo cavalluccio marino pigmeo Sodwana.
Questa bellissima creatura è la prima del suo genere a essere scoperta nell’Oceano Indiano, per non parlare dell’Africa. I suoi parenti più stretti vivono a più di 8000 km nel sud-est asiatico. La nuova specie misura poco più di due centimetri e ha un colore marrone miele, sovrapposto a un motivo a rete bianca. Ha inoltre la coda rossastra.
Il nome scientifico del cavalluccio marino pigmeo di Sodwana, Hippocampus nalu, significa “eccolo qui” nelle lingue locali Xhosa e Zulu per evidenziare che la specie era lì da sempre fino alla sua scoperta e indica il vasto numero di potenziali altre specie sconosciute negli oceani dell’Africa.
“Trovare il primo cavalluccio marino pigmeo africano suggerisce che potrebbero esserci altre specie da scoprire là fuori e il fatto che sappiamo molto poco della famiglia dei cavallucci marini” ha detto il ricercatore della Facoltà di Scienze Biologiche di Leeds.
Infine, il nome scientifico si riferisce anche al secondo nome della persona che lo ha scoperto e ha portato la specie all’attenzione dei ricercatori, Savannah Nalu Olivier. I cavallucci marini e i loro parenti sono altamente vulnerabili all’impatto umano e alla pesca eccessiva. Senza la corretta comprensione del loro stato di conservazione e le adeguate misure, molte specie potrebbero estinguersi prima ancora di essere scoperte.
“Le acque costiere del Sudafrica hanno molto da offrire e speriamo che questo piccolo pigmeo sia solo l’inizio di scoperte più sorprendenti” ha detto il co-autore Louw Claassens, dell’IUCN.
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