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CERN, è davvero una buona idea creare un altro acceleratore di particelle?

Il consiglio direttivo dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, noto a livello internazionale come CERN, vuole costruire un nuovo collettore di particelle più grande che mai, con una spesa totale di ben 23,6 miliardi di dollari. Un tempo, il Large Hadron Collider (LHC) del CERN ha fatto notizia per un costo di soli $5 miliardi. Il costo crescente di questi collider è valsa la pena per i ricercatori?

Almeno un importante fisico dice di no. Sabine Hossenfelder, un fisico teorico presso l’Istituto di studi avanzati di Francoforte, sostiene in Scientific American che schemi di collettori di particelle sempre più grandi hanno esaurito lo spazio per compiere progressi significativi. Dopo che i fisici hanno verificato l’esistenza del bosone di Higgs con due esperimenti. Per quanto riguarda l’LHC nel 2012, i nuovi collider stanno misurando piccoli blip che non sono abbastanza importanti da giustificare il costo, scrive Hossenfelder.

 

Il nuovo acceleratore di particelle del CERN

All’interno del CERN, la decisione di iniziare a pianificare il nuovo collider è un’affermazione più che certa. Prima della scoperta del 2012, il bosone di Higgs era l’ultima particella eccezionale del modello standard di fisica delle particelle che gli scienziati non erano stati in grado di osservare. In seguito alla svolta, i ricercatori di tutto il mondo hanno chiesto che venissero seguite diverse idee importanti, “come un collettore lineare di eletron-positroni o uno che accelererebbe i muoni”, riferisce la rivista scientifica Nature.

Il nuovo collider proposto ha due fasi. In primo luogo, viene pianificato e costruito un collider “normale” incrementalmente migliore. Decenni più tardi, “la prima macchina sarebbe stata smontata e sostituita da uno smasher protone-protone. Ciò raggiungerebbe energie di collisione di 100 teraelettronvolt (TeV), rispetto ai 16 TeV dell’LHC, che inoltre si scontra con i protoni ed è attualmente l’acceleratore più potente del mondo.”

Non resta che scoprire come proseguiranno i lavori ed in quanto tempo verranno completati, e se soprattutto ne sarà valsa la pena.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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