News

I criminali avrebbero generalmente cervelli più piccoli, dice uno studio

I criminali recidivi hanno una struttura cerebrale anormale e mostrano un comportamento aggressivo fin dalla prima infanzia, suggerisce uno studio. Sono state analizzate le scansioni cerebrali di quasi 7000 persone con un’età di 45 anni e un terzo di essi aveva una storia di comportamenti antisociali. Le persone con una vita particolarmente turbolenta alle spalle hanno mostrato cervelli strutturalmente più piccoli; in alcuni casi, questa differenza di dimensioni si rincontrava soprattutto nelle aree responsabili del comportamento e del controllo delle emozioni.

I ricercatori hanno anche esaminato i loro precedenti penali e la loro storia scolastica, identificando un gruppo di 80 adulti con una storia di comportamenti antisociali e violenza, che vanno dalle aggressioni ai danni di altri bambini alla violenza domestica da adulto. Tuttavia, coloro che avevano causato problemi solo da adolescenti non presentavano differenze cerebrali significative rispetto alla popolazione generale. Gli esperti hanno affermato che i risultati forniscono un’idea preziosa su ciò che determina una condotta criminale e anche su come sia possibile prevenirla.

 

Nei soggetti con alle spalle episodi criminali recidivi, sono state notate delle differenze nelle dimensioni di alcune regioni del cervello

Lo studio, condotto dallo University College di Londra, ha utilizzato i dati di un gruppo di 672 persone. Il livello di comportamento antisociale dei partecipanti era stato misurato ogni due anni, dai 7 ai 26 anni, utilizzando come parametri il loro autocontrollo e le relazioni con genitori, tutori e insegnanti. I partecipanti sono stati seguiti anche durante l’età adulta e 80 di essi presentavano quello che i ricercatori chiamano “comportamento antisociale persistente” durante tutto il corso della loro vita, essendo stati condannati cinque volte tra i 26 e i 28 anni di età.

Un totale di 151 persone presentava un comportamento antisociale solo da adolescenti e 441 di esse non presentava anamnesi di comportamento antisociale persistente. I ricercatori hanno effettuato scansioni cerebrali MRI dei partecipanti all’età di 45 anni e hanno confrontato la superficie corticale e lo spessore corticale di 360 diverse regioni della corteccia cerebrale. In media, in tutto il cervello, coloro che sono stati ritenuti “antisociali” in età adulta avevano una superficie più piccola in 282 delle 360 regioni cerebrali esaminate, rispetto alle persone che non avevano una storia di comportamenti criminali.

 

Lo studio potrebbe avere ripercussioni anche sul sistema giudiziario penale

L’autrice principale dello studio, la dottoressa Christina Carlisi, ha affermato: “I nostri risultati supportano l’idea che, per la piccola proporzione di individui con comportamento antisociale persistente, potrebbero esserci differenze a livello di struttura cerebrale che rendono difficile lo sviluppo di abilità sociali, cosa che impedisce loro di agire in maniera socialmente accettabile“. I ricercatori hanno affermato che questi risultati potrebbero avere serie implicazioni anche sul modo in cui il sistema di giustizia penale tratta i criminali minorenni.

La dottoressa Carlisi ha poi dichiarato: “La maggior parte delle persone che presentano comportamenti antisociali lo fanno principalmente solo durante l’adolescenza, probabilmente a causa di un vissuto in anni socialmente difficili, anche se questi individui non mostrano differenze strutturali nel cervello. Essi restano generalmente capaci di riabilitarsi e di diventare membri validi della società“.

Nello Giuliano

Recent Posts

Recensione Shark Detect Pro: aspirapolvere di qualità con autosvuotamento

Shark Detect Pro è il nome della nuova gamma di scope elettriche intelligenti di Shark, azienda che nel corso degli anni si sta…

21 Dicembre 2024

Vischio: non solo tradizione e baci ma anche salute

Tra le tante, tantissime, tradizioni del periodo natalizio c'è quella del vischio. Si parla di una tradizione secolare che al…

21 Dicembre 2024

Cosa succede nell’oceano quando due cicloni si scontrano?

Quando due cicloni tropicali si scontrano, si creano effetti complessi e straordinari sia nell’atmosfera sia nell’oceano. Un caso emblematico è…

21 Dicembre 2024

Videogiochi open-world: una via verso il relax e il benessere mentale

I videogiochi open-world, ottenuti dalla libertà di esplorare vasti ambienti senza rigidi vincoli narrativi, stanno guadagnandosi il riconoscimento non solo…

21 Dicembre 2024

WhatsApp: come menzionare un gruppo nell’aggiornamento di stato

WhatsApp porta in campo una nuova funzione per gli aggiornamenti di stato. Dopo l'aggiunta delle menzioni per i singoli contatti,…

20 Dicembre 2024

La dopamina e il cuore: un legame cruciale nella risposta allo stress

La dopamina, spesso associata al piacere e alla ricompensa, svolge un ruolo chiave non solo nel cervello, ma anche nella…

20 Dicembre 2024