L’astronauta Christina Koch stabilirà il record del più lungo volo spaziale effettuato da una donna quando completerà la sua missione di 11 mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel febbraio 2020. La sua lunga permanenza sulla ISS ha a che fare con la preparazione della NASA di missioni umane sulla Luna e su Marte.
La missione di Koch fornirà ai ricercatori l’opportunità di osservare gli effetti del volo spaziale di lunga durata su una donna, ha detto la NASA. La durata della missione sarà di quasi 340 giorni, record stabilito dall’ex astronauta della NASA Scott Kelly durante la sua missione nel 2015-16. La missione è divenuta necessaria dal momento che la maggior parte dei dati disponibili era stata raccolta da studi condotti su astronauti maschi, visto che i corpi maschili e femminili rispondono in modo diverso e le condizioni di salute variano a ritmi diversi.
Con questa missione, i ricercatori sperano di comprendere meglio l’adattabilità dell’astronauta nei lunghi periodi di esposizione spaziale e di valutare meglio lo sviluppo di contromisure efficaci per mantenere in salute l’equipaggio. Il mese scorso infatti la NASA ha accettato una “sfida” lanciata dall’amministrazione Trump, che annunciava l’intenzione di riportare gli umani sulla Luna entro il 2024, quattro anni prima rispetto all’obiettivo stabilito dalla NASA stessa.
La permanenza della dottoressa Koch sulla stazione spaziale supererà a sua volta il precedente record di Peggy Whitson, che trascorse 288 giorni nello spazio nel 2016-17. Koch è arrivata a bordo della stazione spaziale il 14 marzo, iniziando attività di ricerca scientifica come parte dell’equipaggio della spedizione numero 59. “È per me un grande onore seguire le orme di Peggy“, ha detto.
Nel frattempo, il Programma di Ricerca della NASA continua a lavorare per le future missioni sulla stazione spaziale e ha selezionato 25 proposte per studiare adattamenti biologici, fisiologici e comportamentali al volo spaziale. Con le informazioni ottenute dalla missioni future, la NASA ha dichiarato di voler trovare il modo di scongiurare i cinque pericoli del viaggio nello spazio: radiazione spaziale, isolamento e confinamento, distanza dalla Terra, campi gravitazionali (o assenza di essi) e ambienti ostili, tutti fattori che costituiscono grandi rischi per la mente e il corpo umano nello spazio.
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