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Cometa recentemente scoperta fotografata durante l’eclissi solare

Gli osservatori hanno fotografato una cometa radente di Kreutz, recentemente scoperta, mentre si avvicinava al sole durante l’eclissi solare della settimana scorsa, prima che evaporasse trasformandosi in particelle di polvere. Secondo quanto afferma la NASA, ad avvistare per la prima volta la cometa è stato l’astronomo dilettante thailandese Worachate Boonplod lo scorso 13 dicembre, appena un giorno prima dell’eclissi.

 

Lo spettacolare e fortunato avvistamento della cometa recentemente scoperta

Lo studioso stava partecipando al progetto Sungrazer, finanziato dalla NASA, che consente ai cittadini di consultare il database fotografico congiunto dell’Agenzia Spaziale Europea e del NASA Solar and Heliospheric Observatory (SOHO). La cometa, chiamata C/2020 X3 (SOHO), è nota come cometa radente di Kreutz. Questa famiglia di comete ha avuto origine da una grande cometa genitrice che si è frantumata in frammenti più piccoli ben oltre mille anni fa. Ancora oggi, esse continuano ad orbitare intorno al sole.

Boonplod sapeva che l’eclissi stava arrivando, ed era curioso di verificare se la nuova cometa sarebbe potuta comparire nell’atmosfera esterna del sole. Secondo la NASA, un’immagine satellitare del Sole, colorata di rosso, mostra una macchia di luce brillante in orbita attorno al Sole. All’incirca nel momento in cui è stata fotografata l’eclissi, la cometa viaggiava a circa 724000 km/h, a circa 4,4 milioni di km di distanza dalla superficie del Sole.

La cometa aveva un diametro di circa 15 metri e si è disintegrata, trasformandosi in particelle di polvere a causa dell’intensità dei raggi solari, poche ore prima di raggiungere il punto più vicino al sole. Le comete radenti di Kreutz sono le più comuni fra i soggetti delle immagini del SOHO. La fotocamera dell’osservatorio spaziale funziona in modo praticamente identico alle eclissi solari totali: un disco compatto blocca la luce accecante del sole, rivelando tracce di oscuramento nella sua atmosfera esterna e la presenza di altri oggetti celesti, come le comete.

Ph. credits: Foto CNN

Gloria Fiorani

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