News

Condizioni meteo estreme e cambiamento climatico: dubbi e ipotesi

In questo anno in cui si sono verificati eventi meteorologici eccezionali, tanto gli scienziati quanto la popolazione si chiedono in che misura sia possibile stabilire un collegamento scientifico fra condizioni meteo estreme e cambiamento climatico. Dale Durran, professore di scienze atmosferiche alla University of Washington, sostiene che la climatologia deve affrontare la questione in modo analogo a quello in cui i meteorologi emettono le allerte meteo.

 

Condizioni meteo estreme e cambiamento climatico: alla ricerca di un equilibrio

In un nuovo articolo, pubblicato nel Bulletin of the American Meteorological Society, egli attinge dall’esperienza della comunità dei meteorologi nella previsione di eventi atmosferici estremi. Se i meteorologi inviano un allarme sbagliato troppo spesso, la gente comincerà a ignorarli. Se non inviano l’allerta in caso di eventi gravi, la popolazione subirà dei danni. Come possono gli studiosi di scienze atmosferiche trovare il giusto equilibrio?

Durran asserisce che la maggior parte degli approcci attuali per attribuire gli eventi meteorologici estremi al riscaldamento globale si concentra sulla probabilità di dare un falso allarme. Gli scienziati utilizzano le statistiche per stimare l’aumento della probabilità che quel determinato evento sia imputabile al cambiamento climatico. Queste misure statistiche sono strettamente correlate al “rapporto di falsi allarmi”, un’importante metrica utilizzata per valutare la qualità delle allerte meteorologiche pericolose.

 

In base a quali parametri effettuare le misurazioni?

Ma c’è una seconda metrica chiave utilizzata per valutare le prestazioni dei meteorologi: la probabilità che in base alla previsione si inviino le allerte corrette sugli eventi che effettivamente si verificano, nota come “probabilità di rilevamento”. Il tasso ideale della probabilità di rilevamento è del 100%, mentre il tasso ideale dei falsi allarmi sarebbe pari a zero.

Secondo Durren, la probabilità di rilevamento è stata per lo più ignorata nel collegare gli eventi estremi al cambiamento climatico. Tuttavia, i calcoli riportati nel documento mostrano che l’innalzamento delle soglie necessarie per ridurre i falsi allarmi produce un calo molto maggiore della probabilità di rilevamento.

Basandosi su un esempio ipotetico di un meteorologo il cui rapporto di falsi allarmi è pari a zero, ma è accompagnato da una bassa probabilità di rilevamento, Durren conclude che una strategia di previsione dei tornado eccessivamente prudente potrebbe essere condivisa nel contesto dell’attribuzione di eventi estremi al riscaldamento globale, ma è incoerente con il modo in cui i meteorologi mandano le allerte per una vasta gamma di condizioni meteorologiche pericolose.

Gloria Fiorani

Recent Posts

Come l’istruzione protegge il cervello dall’invecchiamento

L'istruzione supplementare e la formazione continua sono temi spesso associati al miglioramento delle competenze professionali e alla crescita personale, ma…

8 Novembre 2024

Droni con visione ultra-precisa grazie alla tecnologia ispirata agli occhi dei gatti

Una svolta nel campo della visione artificiale potrebbe cambiare per sempre la capacità di droni, veicoli autonomi e robot di…

8 Novembre 2024

Tatto Umano: scoperte rivoluzionarie sui 16 tipi di cellule nervose

La percezione tattile è una delle capacità sensoriali più affascinanti e complesse dell'essere umano, permettendoci di interpretare il mondo circostante…

8 Novembre 2024

Lettura: come le relazioni parasociali migliorano il benessere psicologico

La lettura è molto più che un semplice passatempo: essa può influenzare profondamente il nostro benessere psicologico, in modi spesso…

7 Novembre 2024

Recensione Panasonic Lumix S5 II X: una full frame perfetta per i video

Dato il grandissimo successo Panasonic Lumix S5, l'azienda orientale negli ultimi anni ha pensato di mettere a disposizione del pubblico…

7 Novembre 2024

Malattia di Huntington: scoperto l’enzima chiave dietro la “danza di San Vito

Recenti scoperte scientifiche hanno portato nuove speranze per chi soffre della malattia di Huntington, nota anche come “danza di San…

7 Novembre 2024