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Coronavirus: un anello intelligente potrebbe aiutare ad individuare i contagiati prima che i sintomi si manifestino

Sempre più start-up continuano a trovare modi per combattere la diffusione globale del COVID-19 e il produttore hardware per la salute personale Oura non fa eccezione. La start-up sta sperimentando con l’Università della California, San Francisco (UCSF) un nuovo dispositivo che potrebbe aiutare a rilevare anticipatamente i contagiati dal coronavirus.

Si tratta di un anello intelligente (o smart ring) che va a monitorare la temperatura corporea di un utente, nonché i suoi schemi di sonno, la frequenza cardiaca e i livelli di attività. La febbre è un sintomo comune che potrebbe indicare un caso COVID-19 e una lettura della temperatura corporea costantemente aggiornata potrebbe rilevare la febbre più rapidamente. Questo non basta ovviamente per confermare un caso di COVID-19, ma insieme ad altri segnali potrebbe essere utile per rilevare in anticipo dei possibili contagiati.

A conferma di questo Oura ha la prova per cui lo smart ring possa essere usato per una diagnosi anticipata: un utente in Finlandia afferma che l’anello lo ha avvisato del fatto che fosse malato prima che mostrasse qualsiasi sintomo del virus, spingendolo a sottoporsi al test. I risultati dei test hanno confermato che, sebbene asintomatico, aveva effettivamente contratto il COVID-19. Di conseguenza, il dottor Ashley Mason, ricercatore dell’UCSF, ipotizza che l’anello di Oura potrebbe anticipare il coronavirus di due o tre giorni prima di sintomi più evidenti, come la tosse.

Un altro piccolo passo contro il Coronavirus

Essere in grado di rilevare precocemente la presenza del virus in un individuo è la chiave per evitarne la diffusione, ma è ancora più importante quando si tratta di operatori sanitari in prima linea. Prima viene diagnosticato un caso, minori sono le probabilità che venga a contatto con i loro colleghi o altri vicino a lui.

Oltre agli anelli di Oura forniti ai partecipanti allo studio, il piano è di espanderlo, il che significa che i suoi oltre 150.000 utenti globali possono partecipare. Per gli utenti di Oura è un modo di contribuire alla lotta contro la pandemia senza nemmeno uscire di casa. Se volete dare il vostro contributo potete farlo da questa pagina.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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