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Coronavirus: come il Covid-19 attacca il cervello

Venire contagiati dal coronavirus sarebbe da evitare. Se è vero che solo una piccola parte di chi ne viene in contatto finisce per sviluppare il Covid-19, i rischi sono tanti. La malattia attacca principalmente i polmoni, ma alla fine finisce per irrompere un po’ in tutti gli organi avendo anche gravi ripercussioni sul cervello. I danni a quest’ultimo non sono stati finora ben chiari, ma un nuovo studio ha voluto raccogliere tutte le informazioni disponibili.

Un gruppo di ricercatori ha preso in esame oltre 80 studi così da riuscire ad avere un quadro più chiaro. Quello che è stato notato principalmente sono state le anomalie dell’elettroencefalogramma. Apparentemente oltre un terzo dei pazienti Covid-19 ha risultato avere un tracciato anomalo a causa della malattia.

Le parole di uno delgi autori dello studio, Zulfi Haneef: “Abbiamo trovato più di 600 pazienti che sono stati colpiti in questo modo. Prima, quando abbiamo visto questo in piccoli gruppi, non eravamo sicuri che fosse solo una coincidenza, ma ora possiamo dire con sicurezza che esiste una connessione.”

 

Coronavirus: il cervello e il Covid-19

Un eventuale danno al cervello potrebbe non essere dovuto solo al virus, ma un effetto legato anche ai problemi cardiaci o alla scarsa circolazione di sangue ossigenato. Se fosse il virus però sarebbe un problema perché potrebbe causare danni permanenti all’organo. Quello che viene suggerito è di fare più imaging del cervello, cosa che comunque diventa complicata in una situazione di emergenza come quella attuale.

“Come sappiamo, il cervello è un organo che non può rigenerarsi, quindi se hai qualche danno sarà molto probabilmente permanente o non ti riprenderai completamente. Sappiamo che il punto di ingresso più probabile per il virus è il naso, quindi sembra esserci una connessione tra la parte del cervello che si trova direttamente accanto a quel punto di ingresso.”

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Giacomo Ampollini

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