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Coronavirus: l’immunità di gregge potrebbe essere comunque irrealizabile

Per diverso tempo, soprattutto in alcuni paesi, si è parlato dell‘immunità di gregge come modo per superare l’emergenza coronavirus. Subito si sono visti i difetti nel basarsi su questa teoria come progetto. In generale, non ci sono prove che l’immunità potrebbe funzionare e un nuovo studio sottolinea queste paure.

L’ultima ricerca in questione si basa su un evento abbastanza preoccupante per gli entusiasti di questa teoria. Ad alcuni ex pazienti precedentemente infettati dal virus sono scomparsi gli anticorpi contro il suddetto. Lo studio spagnolo, per arrivare a questo risultato, ha visto il governo collaborare con i principali epidemiologi del paese.

Il risultato è che solo il 5% delle persone testate in tutto il paese ha effettivamente mantenuto gli anticorpi contro il SARS-CoV-2. Le parole di Raquel Yotti, esperta che ha contribuito allo studio: “L’immunità può essere incompleta, può essere transitoria, può durare solo per un breve periodo e poi scomparire. Nessun sintomo suggerisce un’infezione lieve, che non riesce mai a far funzionare abbastanza bene il sistema immunitario per generare.”

 

Coronavirus e immunità di gregge

La dichiarazione degli autori: “Alcuni esperti hanno calcolato che circa il 60 percento della sieroprevalenza potrebbe significare immunità da gregge. Ma siamo molto lontani dal raggiungere quel numero. Le stime di prevalenza rimangono basse e sono chiaramente insufficienti a fornire l’immunità di gregge. La scoperta chiave è che la maggior parte della popolazione sembra essere rimasta non esposta al coronavirus, anche in aree con una maggiore diffusione del virus. Alla luce di questi risultati, qualsiasi approccio proposto per ottenere l’immunità della mandria attraverso l’infezione naturale non è solo altamente immorale, ma anche irrealizzabile“.

Giacomo Ampollini

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