Si tratta di una scelta particolare di azione. Le diverse parti in causa hanno preso una decisione che non si vede spesso quanto si tratta di trattamenti medici. La produzione di massa del vaccino contro il coronavirus è partita ancora prima di vedere completato l’iter necessario. In sostanza, non si sa se il vaccino possa realmente servire.
Una società, una di quelle che ha ricevuto i fondi anche dalla fondazione di Bill Gates e sua moglie, ha iniziato la produzione puntando a produrre 2 miliardi di dosi. Un investimento da oltre 750 milioni di dollari fatto nella speranza che il vaccino risulti essere valido
Le parti hanno deciso di bruciare le tappe in attesa della conferma dei test dell’Università di Oxford per poter ridurre i tempi. Prima il mondo risulterà protetto da questo virus, prima potrà tornare alla normalità. Sono tutti fiduciosi che i test saranno un successo.
2 miliardi di dosi sono tantissime tanto che partendo adesso, per la fine dell’anno si potrebbe arrivare ad averne 400 milioni. Partendo adesso, oltre a ridurre i tempi, si può garantire le prime spedizioni di lotti già a partire dal prossimo settembre.
Queste tempistiche fanno capire quando la lotta contro il coronavirus non sia bella che finita. Ci aspettano tanti altri mesi di rispetto delle norme atte a ridurre il contagio. Si può tornare a vivere si, ma non come prima. Il virus non è debellato e non siamo neanche vicini a ritenerlo tale. C’è ancora tanta strada da fare.
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