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Coronavirus e vaccini: le differenze tra il Regno Unito e l’Europa sull’approvazione

Come ormai tutti sappiamo, il Regno Unito è il primo paese ad avere approvato l’uso del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. Questa approvazione permette alle autorità preposte di distribuire tale trattamento già a partire dalla prossima settimana. Ovviamente c’è un po’ di invidia negli altri paesi, ma qual è la differenza del sistema di approvazione con il resto dell’Unione Europea.

L’Autorità di Regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari del Regno Unito, l’MHRA, ha fatto le cose molto in fretta dando di fatto un’autorizzazione, anche se temporanea, in pochi giorni di analisi dei dati. L’EMA, ovvero l’Agenzia europea per i medicinali, ha fatto subito sapere che serve più tempo per procedimenti del genere.

Di quanto tempo si parla? Probabilmente del 29 dicembre di fatto quindi impedendo la distribuzione entro la fine dell’anno, ma da dando più tempo per preparare tutto il necessario ai singoli paesi.

 

Coronavirus: l’approvazione dei vaccini

Se non stupisce che l’Unione Europea stia andando più cauta in merito, stupisce invece che anche gli Stati Uniti abbiano sottolineato come la fretta del Regno Unito potrebbe risultare pericolosa. La FDA, l’agenzia corrispettivo dell’EMA anche se con diverse differenze, prenderà la propria decisione il 10 dicembre, molto prima dell’UE, ma comunque abbastanza dopo l’MHRA.

Il punto importante su cui bisogna soffermarsi è il fatto che il Regno Unito abbia ottenuto un’approvazione solo temporanea per l’uso di tale vaccino e che prima o poi andrà rivista. È riuscita a ottenerla sfruttando delle clausole dovute al fatto che ci troviamo in una pandemia. Questo ha sostanzialmente permesso agli esperti di non controllare l’enorme mole di dati forniti da Pfizer, dati che l’FDA e l’EMA stanno ancora studiando.

Ph. credit: CNN

Giacomo Ampollini

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