Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay
Un nuovo studio ha suggerito che alcune persone che hanno perso gusto e olfatto durante il Covid-19 potrebbero avere maggiori difficoltà di combattere il virus in futuro. Per questo studio, condotto nel 2020, i ricercatori hanno testato 266 persone per gli anticorpi contro Covid-19 almeno due settimane dopo che i loro sintomi erano per lo più scomparsi e non mostravano più segni di infezione.
Nessuno dei pazienti analizzati aveva avuto casi gravi e nessuno aveva segni d’infezione acuta quando erano stati testati per gli anticorpi e hanno riscontrato solo la perdita del gusto e dell’olfatto. Complessivamente, quasi i due terzi dei partecipanti hanno riportato un senso dell’olfatto o del gusto alterato e il 58% ha affermato che entrambi i sensi sono stati alterati dal virus.
Rispetto alle persone che non hanno mai perso il senso del gusto o dell’olfatto, coloro che lo hanno fatto avevano circa il doppio delle probabilità di risultare positivi agli anticorpi che combattono il virus, secondo i ricercatori. Altri sintomi del Covid-19 che erano predominanti nel 2020, come febbre, tosse, starnuti, naso che cola e difficoltà respiratorie non sembravano influenzare se le persone avessero anticorpi dopo essersi riprese da un’infezione acuta. Questo suggerisce che la perdita del gusto e dell’olfatto sono degli ottimi predittori di una capacità di combattere il virus in maniera più duratura.
Una limitazione dello studio, hanno osservato i ricercatori, è che si affidavano ai pazienti per ricordare e riferire con precisione se avevano perso il senso del gusto o dell’olfatto quando erano malati. Inoltre è possibile che alcune persone abbiano riportato solo una perdita del gusto perché il loro senso dell’olfatto è stato alterato, compromettendo la loro capacità di distinguere i diversi sapori nel cibo che hanno mangiato. Lo studio inoltre non era un esperimento controllato progettato per dimostrare se la perdita del gusto e dell’olfatto causa direttamente livelli di anticorpi più elevati o che aiuta sempre a prevenire future infezioni.
Nonostante queste limitazioni ciò che dice questo studio coincide con altre ricerche che hanno trovato un legame tra la presenza di anticorpi dopo un attacco di Covid-19 e un minor rischio di reinfezione. Le persone con test anticorpali negativi avevano una probabilità 10 volte maggiore di contrarre una seconda infezione da Covid-19 dopo tre mesi. Un ulteriore studio ha scoperto che alcuni pazienti, seguiti dai tre ai sei mesi dopo l’infezione, non hanno avuto alcuna reinfezione e che quasi tutti hanno mantenuto livelli alti di anticorpi dopo sei mesi.
Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay
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