Sappiamo benissimo che la perdita dell’olfatto nei pazienti affetti da Covid-19 è uno dei sintomi più evidenti della malattia. Non sappiamo quanto questo possa durare, in quanto alcuni lo hanno recuperato dopo due settimane, altri dopo mesi e c’è chi dice che potrebbe durare anche due anni. Comunque fa ben sperare gli esperti ad un recupero definitivo.
Soffermiamoci però sul meccanismo con cui avviene la perdita dell’olfatto. Un danno all’epitelio olfattivo, un piccolo strato di cellule nella parte superiore della cavità nasale e che serve a percepire gli odori. Ad essere colpiti dal Covid-19 sono le cellule di supporto intorno la cavità nasale.
Se queste cellule muoiono perché colpite dal virus anche le cellule principali non possono percepire gli odori e addirittura morire. Tuttavia arrivano in soccorso le cellule staminali che sono in grado di ricostruire tutto anche se in modo più lento e più lungo, a seconda di quanto è grande il danno.
Una volta recuperato l’olfatto però non è detto che torni tutto come prima, poiché si può essere soggetti ad allucinazioni olfattive. Molte persone hanno riportato di sentire odori non loro o odori che non esistono. Questo avviene quando la cellula si riforma e per riprendere il contatto con il cervello non funziona come dovrebbe essere. Per fortuna tutto questo sembra essere qualcosa di passeggero e non duraturo.
Foto di Ion Ceban @ionelceban da Pexels
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