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Covid-19, una dieta prevalentemente vegetale riduce la gravità dei sintomi

Un nuovo studio ha suggerito che coloro che seguono una dieta a base vegetale e/o a prevalenza di pesce hanno significativamente meno probabilità di sviluppare un’infezione da Covid-19 con sintomatologia medio-grave. La ricerca, pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health, ha scoperto che chi mangiava prevalentemente pesce aveva il 59% in meno di probabilità di sviluppare malattie gravi da coronavirus, un numero che sale al 73% per le persone che seguono una dieta a base vegetale.

 

Covid-19 e la dieta a base vegetale

Le persone che seguivano invece una classica dieta mediterranea, quindi con molti carboidrati e carne, avevano maggiore rischio di andare incontro, in caso di infezione da coronavirus, a una malattia con decorso peggiore. Le cifre si basavano sulle risposte al sondaggio di 2.884 medici e infermieri in prima linea, nei paesi di Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna e Stati Uniti. Utilizzando un questionario sulla frequenza alimentare composto da oltre quaranta voci, il sondaggio ha chiesto i modelli dietetici degli operatori sanitari, indagando anche sulla gravità di eventuali infezioni da Covid-19 che avevano subito, utilizzando criteri oggettivi.

Fattori potenzialmente influenti, dall’etnia, specialità medica e stile di vita (fumo, attività fisica), BMI e condizioni mediche coesistenti sono stati tutti considerati nel determinare i risultati chiave dello studio. Quindi, come potrebbe una dieta a base vegetale aiutare a scongiurare una grave infezione dal virus? Gli scienziati dietro lo studio non possono essere sicuri, sottolineando che la ricerca ha identificato solo una correlazione, non alcun nesso causale.

Tuttavia, evidenziano anche come le diete a base vegetale siano ricche di nutrienti, soprattutto fitochimici (polifenoli, carotenoidi) che sono importanti per mantenere un sistema immunitario sano. “I nostri risultati suggeriscono che una dieta sana ricca di cibi ricchi di nutrienti può essere presa in considerazione per la protezione contro il grave Covid-19”, hanno concluso i ricercatori.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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