Una società tedesca che lavora con il colosso farmaceutico statunitense Pfizer ha avviato studi umani su un potenziale vaccino contro Covid-19, che potrebbe fornire milioni di dosi entro la fine dell’anno, secondo le stime delle due aziende. Pfizer afferma che inizierà a testare il vaccino sperimentale negli Stati Uniti già dalla prossima settimana e afferma che potrebbe essere pronto per l’uso di emergenza in autunno. BioNTech, società con sede a Magonza, in Germania, ha riferito che alla prima selezione di partecipanti sono state somministrate dosi del potenziale vaccino, BNT162.
“Dodici partecipanti allo studio sono stati trattati con il candidato al vaccino BNT162 dall’inizio dello studio, il 23 aprile“, ha dichiarato la società in una nota e nessuna informazione sui risultati è attualmente disponibile. BioNTech ha affermato che a circa 200 volontari sani, di età compresa tra 18 e 55 anni, verranno somministrate dosi che vanno da 1 a 100 microgrammi di soluzione, al fine di stabilire quale possa essere la dose ottimale e continuare gli studi. “Inoltre, saranno studiate la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino“, ha aggiunto la società. Pfizer e BioNTech hanno poi in programma di avviare studi su BNT162 anche negli Stati Uniti, salva approvazione normativa del paese.
Il 22 aprile l’Istituto federale tedesco per i vaccini e i farmaci biomedici ha approvato la sperimentazione, la prima nel paese alla ricerca di un vaccino contro Covid-19. “Le due società prevedono di condurre prove cliniche congiunte per i candidati al vaccino contro il nuovo coronavirus prima in Europa e poi negli Stati Uniti, attraverso diversi siti di ricerca“, ha annunciato Pfizer. “Potrebbe esserci la possibilità di fornire milioni di dosi di vaccino entro la fine del 2020, se il programma di sviluppo del vaccino dovesse avere successo e se dovesse intervenire l’approvazione delle autorità“.
In realtà, Pfizer non è l’unica casa farmaceutica al lavoro su un vaccino per Covid-19. La scorsa settimana infatti, gli scienziati del Jenner Institute presso l’Università di Oxford, nel Regno Unito, hanno iniziato a testare il proprio vaccino sugli umani e, a seconda dei risultati della sperimentazione, le prime dose di medicinale potrebbero essere pronte già a settembre. I funzionari del sistema sanitario nazionale britannico affermano infatti che circa sei programmi vaccinali sono in fase di sperimentazione clinica e oltre 80 sono in fase di sperimentazione preliminare.
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