La comunità scientifica nel mondo è al momento impegnata nel cercare di trovare un vaccino contro il Covid-19. Tuttavia prima che questa soluzione diventi concreta e il siero possa essere iniettato nelle persone bisognerebbe attendere almeno dai 12 ai 18 mesi. Questo è solitamente il tempo di attesa, tuttavia nel nostro caso la scienza sta correndo per tentare di realizzarne uno nel più breve tempo possibile. In questa situazione d’emergenza c’è un uomo che ha deciso di appoggiare la ricerca finanziandola di tasca sua, il miliardario Bill Gates.
Durante una recente intervista al “Times”, l’uomo ha dichiarato di voler finanziare la produzione in massa del vaccino non appena sarà messo a punto e sarà stato sperimentato, così da accelerare le tempistiche. L’obiettivo di Gates è quello di garantire il vaccino in tutti i Paesi del mondo senza distinzioni di lingua, religione, colore o preferenza politica.
Il fondatore di Microsoft ha precisato che anche i paesi più poveri dovranno avere pari opportunità, per questo motivo, intende svolgere un ruolo guida e coordinare questa importantissima fase. Gates spera di raccogliere almeno 7,5 miliardi di euro il mese prossimo; l’occasione sarà il Coronavirus Global Response Summit (che si svolgerà online) a cui prenderanno parte governi, organizzazioni di ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione.
Bill Gates è già in contatto con i programmi di ricerca più innovativi sul vaccino, a cominciare da quello avviato dal Jenner Institute dell’università di Oxford. Primo vaccino sperimentale, il ChAdOxlnCoV-19 è una combinazione del virus Chadox1 (versione più debole del raffreddore) e di un frammento di dna del Covid-19. Al lavoro sul vaccino anche l’azienda italiana “Advent-Irbm” di Pomezia. Dal 24 aprile il siero è già stato iniettato in alcuni pazienti e saranno 510 le persone che verranno sottoposte a questo esperimento, tutte tra i 18 e i 55 anni.
Se le premesse sul ChAdOxlnCoV-19 verranno confermate il magnate ha affermato: “Se il loro vaccino funziona, io ed altri realizzeremo una produzione in massa”.
Ci vorranno almeno tre mesi per avere risposte; dopo una prima fase di sperimentazione sull’uomo, avremo un quadro completo su quale sarà il migliore. Gates ha già preso di mira quattro o cinque vaccini, ma non importa se saranno solo uno o due quelli utilizzati sulla popolazione. Con miliardi di dosi pronte sarà solo una questione di logistica e, a quel punto, l’intero processo verrà ridotto.
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