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Non è stato un crollo demografico catastrofico a segnare la fine della città di Angkor

Una nuova ricerca, condotta da un team di scienziati dell’Università di Sydney, in Australia, ha scoperto che l’antica città cambogiana di Angkor – un antico Impero asiatico – ha subito un graduale declino della sua popolazione, escludendo la possibilità di un suo crollo brusco.

Fino ad ora, le spiegazioni storiche per la scomparsa della popolazione di Angkor nel XV secolo sostenevano fosse frutto di un’invasione di uno Stato vicino o che la città fosse stata improvvisamente abbandonata nel 1431 in un fenomeno descritto come un “crollo demografico catastrofico“.

Tuttavia, le nuove prove raccolte dal team di Sidney, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista PNAS, mostrano che l’intensità dell’uso del territorio all’interno del centro economico e amministrativo della città ha cominciato a diminuire gradualmente un secolo prima del presunto crollo demografico.

 

La ricerca

Per raggiungere questa conclusione, il team ha esaminato i sedimenti estratti dal fossato circostante di Angkor Thom, l’ultimo e più grande complesso murato di quella che fu la capitale dell’antico impero Khmer, che prosperò tra il IX e il XV secolo.

I cambiamenti nell’uso del suolo lasciano segni rivelatori in depositi sedimentari che possono essere misurati“, ha spiegato Dan Penny, co-autore dello studio, in un comunicato, precisando che la misura di questi depositi ci permette di ricostruire le attività svolte da una popolazione per lunghi periodi di tempo.

I risultati delle analisi hanno dimostrato che la deforestazione, l’erosione e la combustione del suolo sono diminuiti nei primi decenni del quattordicesimo secolo. Allo stesso modo, alla fine di questo secolo, il fossato attorno ad Angkor Thom era coperto di vegetazione galleggiante, indicando che i lavori di manutenzione non erano più eseguiti in quella zona. “Il nostro studio suggerisce che la gente non ha lasciato Angkor perché l’infrastruttura è fallita, ma questo perché l’élite urbana era già in partita“, ha detto Dan Penny.

Il fallimento nel sistema idrico potrebbe aver dettato la fine di una delle più grandi città antiche.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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