Foto di Nirmal Sarkar da Pixabay
Con l’invecchiamento il nostro cervello inizia un po’ a faticare. La memoria non è più quella di una volta e si corre anche un rischio maggiore di declino cognitivo. Per questo è importante prendersi cura del nostro cervello e tenerlo in forma ed allenato, proprio come facciamo per il nostro corpo. E la curcuma potrebbe aiutarci in questo compito.
Si può aiutare il nostro cervello e potenziare la memoria anche attraverso l’alimentazione, aggiungendo alla nostra dieta dei cibi salutari per il cervello. Sappiamo che ci sono molti cibi che possono aiutarci a mantenere in forma il nostro cervello, come il pesce, soprattutto quello azzurro, e alcune bacche come i mirtilli.
Tra questi ve ne è anche uno meno conosciuto e che non usiamo spesso. Si tratta della curcuma, una spezia ricavata dalla radice della Curcuma longa, una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee. È originaria dell’Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezie soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di altre aree dell’Asia.
La curcuma offre una vasta gamma di benefici per la salute, incluso un metabolismo più veloce e può anche svolgere un ruolo significativo nel migliorare la memoria e altre funzioni cognitive. Uno dei motivi principali di questi benefici è il fatto che la curcuma ha proprietà antinfiammatorie, grazie a un composto chiamato curcumina.
La curcumina è nota per le sue forti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Diversi studi mostrano che l’infiammazione cronica potrebbe svolgere un ruolo nello sviluppo del declino cognitivo e delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Riducendo l’infiammazione nel cervello, la curcumina può aiutare quindi a proteggere dal declino cognitivo.
Alcune ricerche inoltre suggeriscono che la curcumina aiuta anche nella produzione del fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF). Si tratta di un componente essenziale per la sopravvivenza e la crescita dei neuroni e aiuta a formare nuove connessioni tra loro. Livelli più elevati di BDNF sono dunque associati a un miglioramento della memoria e della funzione cognitiva.
Sembrerebbe inoltre che la curcuma sia in grado di ridurre la placca amiloide, una delle caratteristiche della malattia di Alzheimer. Questa patologia è infatti caratterizzata dall’accumulo di placche di beta-amiloide nel cervello, che si ritiene contribuiscano al declino cognitivo. La curcumina potrebbe aiutare ad eliminare queste placche, rallentando potenzialmente la progressione della malattia.
È importante ricordare però che, nonostante la curcuma possa essere un buon modo per aiutare la salute del nostro cervello, non può rappresentare da sola la soluzione per prevenire ed evitare il declino cognitivo. Una buona salute cerebrale è infatti il frutto di una serie di abitudini sane, alimentari e non solo.
Foto di Nirmal Sarkar da Pixabay
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