News

Curiosity e le Prove di Antichi Laghi su Marte: una scoperta cruciale

Il rover Curiosity della NASA, in esplorazione su Marte dal 2012, ha recentemente trovato ulteriori indizi che rafforzano l’ipotesi dell’esistenza di antichi laghi sul pianeta. Analizzando le formazioni geologiche del cratere Gale, Curiosity ha rilevato piccole increspature sedimentarie simili a quelle che si formano nei fondali sabbiosi di laghi terrestri.

 

Cosa dicono le increspature?

Le strutture risalgono a 3,7 miliardi di anni fa e appaiono come doppie increspature, un fenomeno generato dal movimento dell’acqua libera in superficie, spinta avanti e indietro dal vento. Questo aspetto è cruciale: le prove raccolte indicano che l’acqua non era coperta da ghiaccio, ma fluiva liberamente, simile a quanto accade sulla Terra.

Un lago poco profondo e un’atmosfera differente

Modelli computerizzati basati sui dati raccolti dal rover suggeriscono che questi antichi laghi fossero poco profondi, con una profondità inferiore a 2 metri. Le formazioni appartengono a epoche diverse, alimentando l’ipotesi che Marte abbia avuto un’atmosfera calda e densa in momenti specifici o per un lungo periodo. Questo ambiente sarebbe stato favorevole alla presenza di acqua allo stato liquido, un elemento essenziale per la vita.

Implicazioni per la ricerca della vita

Secondo i ricercatori, queste increspature rappresentano una delle migliori evidenze trovate fino a oggi di condizioni che potrebbero aver ospitato forme di vita microbica su Marte. Le scoperte, pubblicate su Science Advances, indicano che Marte potrebbe aver posseduto un clima più favorevole di quanto si credesse, almeno in alcune fasi della sua storia.

Un passo avanti nella ricerca marziana

Grazie ai dati di Curiosity, si apre una nuova finestra sulla possibilità che Marte sia stato un pianeta abitabile miliardi di anni fa. Questa scoperta non solo alimenta la speranza di trovare prove della vita passata, ma getta le basi per future esplorazioni con rover come Perseverance e per le prossime missioni umane.

Foto di Ezi su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Recensione Ender Magnolia: Bloom in the Mist – un altro piccolo capolavoro

Ender Magnolia: Bloom in the Mist rappresenta il seguito spirituale di Ender Lilies: Quietus of the Knights, uno dei metroidvania più…

29 Gennaio 2025

Scoperto un Super-Venere: il nuovo esopianeta che rivoluziona la ricerca spaziale

Un oggetto inizialmente classificato come mini-Nettuno si è rivelato qualcosa di completamente nuovo. Engiposha, o GJ 1214 b, è un…

29 Gennaio 2025

iPhone SE 4 non avrà la Dynamic Island

Brutte notizie per chi sperava di veder arrivare la Dynamic Island sui nuovi iPhone SE di quarta generazione. Stando a…

29 Gennaio 2025

Inquinamento atmosferico e eczema: prove crescenti su un legame preoccupante

Negli ultimi anni, l'eczema, una condizione infiammatoria cronica della pelle, ha registrato un aumento significativo in molte regioni del mondo.…

29 Gennaio 2025

Elon Musk e le sue strane idee sui cannibali negli USA

Elon Musk è da sempre stato un personaggio decisamente controverso, poliedrico ed esperto imprenditore, ma che allo stesso tempo si è ritrovato…

28 Gennaio 2025

Rapamicina e epilessia in gravidanza: una scoperta per ridurre i rischi fetali

Durante la gravidanza, la gestione dell'epilessia rappresenta una sfida significativa per i medici. Molti farmaci antiepilettici, indispensabili per controllare le…

28 Gennaio 2025