Sembrerebbe che l’età di Curiosity si stia facendo sentire sempre con più insistenza. All’inizio della settimana la NASA ha registrato qualche problema di attitudine; lo definisco così. Cosa intendevano? Per funzionare correttamente il rover deve sapere esattamente dove si trova rispetto allo spazio circostante anche per via del suo braccio. In quest’ultimo sono presenti la maggior parte degli strumenti. Cosa succede se non riesce a capire dove si trova il braccio? Potrebbe accidentalmente danneggiare la strumentazione in diversi modi.
Potrebbe puntare la telecamera verso il sole andando a rovinarla oppure potrebbe farla sbattere contro il terreno rompendola del tutto. Per evitare questo destino il rover si è congelato sul posto, per fortuna visto che il costoso rover della NASA è ancora utile e lo sarà ancora per molto, sempre che l’apparente demenza senile robotica non diventi più seria.
Le parole di Daw Sumner, uno dei responsabili dietro il team Curiosity: “A metà dell’ultima serie di attività, Curiosity ha perso il suo orientamento. Non ha potuto effettuare la valutazione essenziale della sicurezza. Pertanto, Curiosity ha smesso di muoversi, congelandosi sul posto fino a quando non sarà recuperata la sua conoscenza del suo orientamento. Ha continuato a inviarci informazioni, quindi sappiamo cosa è successo e possiamo sviluppare un piano di recupero.”
Sono quasi 8 anni che Curiosity sta viaggiando all’interno del crate Gale. Un luogo fondamentale scoprire cosa vive sul pianeta rosso. Finora non ha trovato prove dirette, ma ha scoperto che in quel luogo c’era un sistema lacustre. Per ora è l’unico rover funzionante, ma tra un anno e un paio di mesi dovrebbe arrivarne un altro.
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