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Dalle grafiche 2D alla motion graphic: come è cambiato il panorama dell’animazione

Tutto ciò che può essere descritto a parole può essere anche raccontato tramite immagini, uno dei media più potenti nel campo della comunicazione. Ecco perché i professionisti specializzati in grafica, oggi, trovano ampia occupazione sia come freelance che al servizio di aziende e organizzazioni. Tra i servizi più richiesti c’è quello della motion graphic, una tecnica innovativa tra le più in voga del momento. Vediamo da dove proviene e perché risulta essere l’abilità più richiesta tra i servizi freelance online.

 

Dalla profondità al movimento delle immagini

Per spiegare come siamo arrivati agli effetti vividi e realistici della motion graphic dobbiamo fare qualche passo indietro nel tempo a partire dall’utilizzo dei termini 2D e 3D. Questi due concetti non sono così recenti come potremmo pensare perché, a voler essere precisi, vi è traccia dell’esigenza di dare profondità alle immagini anche quando non esistevano schermi elettronici, computer o videogames.

È quanto accadeva durante il 1200, quando artisti del calibro di Giotto sperimentarono su un foglio le tecniche per inserire figure “realistiche” nello spazio creando il senso di profondità tramite volumi e disposizione degli elementi. Dopo di lui proseguirono Leon Battista Alberti, Filippo Brunelleschi e Piero della Francesca, solo per citare i più famosi.

Questa medesima esigenza è perdurata nel tempo e ha potuto fare affidamento sulle innovazioni tecnologiche in campo grafico che, come sappiamo, permettono di progettare immagini ad elevato realismo, oltre che perfettamente collocate in prospettiva su uno schermo.

Per semplificare possiamo dire che le immagini 2D sono delle rappresentazioni piatte o prospettiche di uno spazio, mentre quelle in 3D vengono lavorate direttamente in uno spazio tridimensionale, che sia reale (la scultura) o virtuale (modellazione con i software 3D).

 

Cosa lega i concetti dimensionali delle immagini con la motion graphic?

Per rispondere in modo sintetico possiamo dire che oltre al concetto di profondità, l’umanità ha sperimentato quello della messa in movimento delle immagini, meglio conosciuta come animazione. Tale scoperta si perde nella notte dei tempi per cui ritroviamo ombre proiettate sui muri ed elementi visivi in movimento persino nell’Antico Egitto.

Secoli più tardi, nel 1672, all’umanità fu resa in dono l’opera di Athanasius Kircher, il gesuita che inventò la Lanterna Magica, un proiettore di immagini in movimento che avrebbe dato il via alle invenzioni circa il disegno animato.

Il primo “cartoon” animato creato come sequenza rapida di immagini grafiche risale al 1908 e si intitola Fantasmagorie (di Emile Cohl) ma da quel momento tante cose sono cambiate. L’importanza di questa pietra miliare riguarda proprio la scoperta per cui una sequenza veloce di immagini può dare vita all’animazione e, soprattutto, offrire a chi guarda il senso di profondità.

Motion graphic, infatti, significa grafica in movimento

Molto spesso ed erroneamente questa tecnica viene intesa come sinonimo di animazione digitale e di computer grafica audiovisiva, anche se non è così. La motion graphic, detta anche mograph, è un’animazione digitale che crea l’illusione di movimento in combinazione anche di effetti audio finalizzati alla progettazione di contenuti multimediali.

Ciò che la distingue da una grafica semplice è proprio la sua trasformazione nel tempo, così come l’applicazione commerciale per la quale è diventata così popolare nel marketing digitale. Essa è una grafica vettoriale animata che si presta per molteplici finalità comunicative ma che non deve essere confusa con l’animazione digitale che, invece, prevede l’uso di software per grafica 3D.

La motion graphic, infatti, sfrutta tecniche di video editing e di composing. Ciò nonostante può anche capitare che un grafico possa decidere di sfruttare i punti di forza di entrambe le tecniche progettando una grafica in movimento tramite software di grafica e software di animazione digitale in 3D.

 

Oggi la motion graphic viene impiegata per tantissime finalità

La ritroviamo all’interno di sigle televisive, titoli cinematografici ma anche nell’advertising online, nei siti web e persino nell’animazione dei loghi di brand e marchi.

Peraltro può essere utilizzata anche al servizio degli utenti con lo scopo di migliorare l’user experience su display di PC, smartphone e altri device. In particolare viene utilizzata per rendere l’esperienza d’uso degli utenti più immediata e scorrevole e, quindi, per elevare il grado di conversione di landing page e siti web.

Ad oggi è considerato il prodotto creativo migliore per la creazione di contenuti multimediali promozionali d’ogni sorta. Essa subentra alla semplice comunicazione visiva dal momento che fonde il formato video con quello delle parole elevando l’effetto comunicativo ai massimi livelli di performance.

Tuttavia è una tecnica evoluta che richiede l’ingaggio di un freelance esperto, capace di saper combinare il movimento delle immagini attraverso la tecnica della motion graphic.

Redazione

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