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Demenza, perdere o aumentare di peso nella vecchiaia ne alza il rischio

La demenza è un termine per indicare tantissimi tipi di malattie mentali che possono colpire il cervello nella vecchiaia, provocando difficoltà nell’orientamento, nel ragionamento, difficoltà di ricordare e problemi nel linguaggio. Uno dei più diffusi tra questi è sicuramente il morbo di Alzheimer.

Un recente studio scientifico orientale sulla demenza ha mostrato come il perdere o aumentare di peso nella vecchiaia aumenta il rischio di andare incontro alla demenza. Vediamo perché.

 

Aumentare o perdere peso nella vecchiaia incide sulla demenza

La ricerca suggerisce che sia il guadagno che la perdita di peso nella vecchiaia aumentano il rischio di demenza. Uno studio ha rilevato che le persone di età superiore ai 60 anni che hanno assunto o perso più del 10% del proprio IMC (Indice di Massa Corporea) in due anni hanno il 20% in più di probabilità di sviluppare il disturbo della memoria. L’obesità è stata collegata all’infiammazione, che può innescare il declino cognitivo, affermano i ricercatori. E la perdita di peso può essere un segno di un’altra condizione sottostante che ha un suo legame con la demenza, come malattie cardiache o cancro, aggiungono.

La ricerca è stata condotta dalla Kyungpook National University in Corea del Sud e guidata dal professor Jin-Won Kwon.

“Sia l’aumento di peso che la perdita di peso possono essere fattori di rischio significativi associati alla demenza”, hanno scritto i ricercatori sulla rivista BMJ Open. “I nostri risultati suggeriscono che il controllo continuo del peso, la gestione della malattia e il mantenimento di uno stile di vita sano sono utili nella prevenzione della demenza, anche in età avanzata”. Queste malattie, infatti, sono una preoccupazione per la salute globale che è destinata a peggiorare mentre continuiamo a vivere più a lungo.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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