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La demenza è una di quelle condizioni che bene o male tutti prima o prima dovranno averci a che fare. È quasi un aspetto certo della vecchiaia anche se ovviamente ci sono molto differenze che vanno da persona a persona. Ci sono molti aspetti che vanno ad influire sulla comparsa della suddetta e secondo un nuovo studio, tra questi c’è l’udito.
Secondo alcuni ricercatori con base a Singapore, gli apparecchi acustici sono in grado di diminuire il rischio di demenza. Il motivo riguarda la capacità di tali dispositivi di mantenere il cervello più giovane. L’analisi dei dati e di altri studi ha mostrato come chi li indossa a circa il 19% in meno di sviluppare la condizione in questione e in generale, nei test cognitivi, preformavano meglio del 3% rispetto a quelli senza.
L’importanza dell’udito dei casa di demenza, e non, in realtà è abbastanza controverso. Già studi precedenti avevano provato a dimostrarne il collegamento e non sempre ci sono riusciti. Il nuovo studio invece è riuscito a fare collegamenti più netti tra il suono in sé e come faccia bene al cervello umano. Il problema però è che in realtà non ci siano ancora delle vere motivazioni, una spiegazione sul perché ha tale effetto positivo.
Le principali teorie sono due. La prima è che il suono migliore fornito dagli apparecchi acustici sono in grado di rafforzare le connessioni neurali. Il secondo motivo è simile, ma guarda dalla parte opposta. In sostanza, il cervello si concentra troppo a cercare di convertire i suoni.
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