News

Depressione e ansia: questo è quel che accade nel nostro cervello

Per molto tempo i ricercatori erano a conoscenza del fatto che due strutture cerebrali, l’amigdala e l’ippocampo, sono coinvolte nell’elaborazione di emozioni e stati d’animo, ma non sanno esattamente come. Ora, i ricercatori della University of California a San Francisco (UCSF) hanno identificato una frequenza univoca associata con la comunicazione tra queste due strutture cerebrali, che possono prevedere un peggioramento della condizione relativa a depressione e ansia.

 

Registrazione dell’attività cerebrale

I ricercatori hanno colto l’opportunità di eseguire l’elettroencefalografia intracranica (EEG) per misurare l’attività delle onde cerebrali di 21 pazienti con epilessia, che erano in attesa di un intervento chirurgico al cervello per localizzare le loro crisi.

La ricerca offre un nuovo modo di vedere come funziona il cervello e come è collegato agli sbalzi d’umore e, eventualmente, ad alcune malattie mentali. In questi pazienti è stata registrata una vasta gamma di attività cerebrali nel corso di 7-10 giorni, concentrandosi in particolare su alcune strutture cerebrali profonde che sono state precedentemente coinvolte nella regolazione dell’umore. Durante quel periodo, i pazienti registravano regolarmente il loro umore durante il giorno.

Successivamente, i ricercatori hanno utilizzato algoritmi informatici per abbinare i modelli dell’attività cerebrale con i cambiamenti di umore riportati dai pazienti. Dopo aver confrontato l’attività delle onde cerebrali, 13 su 21 pazienti hanno mostrato fluttuazioni nell’attività elettrica a una frequenza di onde cerebrali nell’intervallo da 13 a 30 cicli/secondo, tra l’amigdala e l’ippocampo, quello correlato con l’umore depresso.

Fondamentalmente, questo studio offre una nuova serie di strumenti e un nuovo modo di vedere come funziona il cervello e come è collegato agli sbalzi d’umore e, eventualmente, a qualche malattia mentale.

 

Potenziali nuovi trattamenti

I ricercatori sottolineano che capire come funziona questa comunicazione potrebbe consentire lo sviluppo di nuovi modi per trattare selettivamente queste parti del cervello.

Il dott. Edward F. Chang, affiliato con l’Institute for Neuroscience presso UCSF e co-autore della ricerca, ha commentato: “Siamo entusiasti di scoprire come la comunicazione tra l’amigdala e l’ippocampo contribuisca all’elaborazione emotiva e in che modo questo segnale sia in correlazione con i cambiamenti negli stati d’animo delle persone“.

Gli autori dello studio sostengono che i risultati di questa ricerca potrebbero essere utili per sviluppare nuovi trattamenti diretti a questa attività nel cervello che potrebbero, ad esempio, cercare di controllare o diminuire l’eccesso di comunicazione tra l’amigdala e l’ippocampo.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Gli AirPods Pro 3 non arriveranno prima del 2026

Brutte notizie per chi sta aspettando il lancio della nuova generazione di AirPods Pro. Stando a quanto dichiarato dal noto…

20 Maggio 2025

Chi ha bisogno di più esercizio fisico: uomini o donne? La risposta della scienza

L’esercizio fisico è fondamentale per la salute di tutti, ma esistono differenze tra uomini e donne che influenzano il fabbisogno…

20 Maggio 2025

Il grande distacco sul lavoro: cresce il malessere silenzioso

Dopo la stagione delle “Grandi dimissioni” seguita dalla fase del “grande pentimento”, si profila un nuovo scenario nel mondo del…

20 Maggio 2025

Attività fisica e adolescenti: lo scudo contro la depressione

In un mondo sempre più digitale e sedentario, il benessere mentale degli adolescenti è messo alla prova da una combinazione…

20 Maggio 2025

Sudafrica tra innalzamento e sprofondamento: l’effetto paradosso

Il cambiamento climatico ha trasformato il Sudafrica in un laboratorio a cielo aperto, dove convivono due effetti apparentemente opposti: mentre…

20 Maggio 2025

Dipendenza da internet: cos’è, sintomi e come uscirne

Nel mondo iperconnesso di oggi, internet è diventato uno strumento essenziale per lavoro, studio e relazioni. Ma quando l’uso diventa…

19 Maggio 2025