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Design: da Shanghai il concept per osservare le placche tettoniche islandesi

Non è un’astronave, sebbene il design lo ricordi. Non è nemmeno un oggetto non identificato catapultato sulla Terra a spiarci. Si tratta semplicemente di un concept il cui design progettuale è ispirato al potere della natura.

Qualcuno potrebbe storcere il naso pensando che qualcosa del genere, in natura, si vede solo nei film di fantascienza. Eppure, lo studio 00group di Shanghai è con questa alchimia ingegneristica che si propone ad un concorso indetto per creare un nuovo punto di riferimento per l’Islanda.

Il concorso in questione richiedeva che qualsiasi progetto preventivasse qualcosa di molto simile ad una torre di osservazione. La proposta più idonea avrebbe dato vita ad un piccolo centro visitatori in un sito che si affaccia su un vogagjá, ovvero una spettacolare fessura nel terreno dovuta all’attività sismica.

Ph. credit: 00group via designboom

 

Un ponte di corda tra due placche

La proposta di 00group si chiama Anchor of the plates e, come suggerisce il nome, è articolato da una coppia di “ancore” che collegano le due diverse placche tettoniche. La partecipazione al concorso di 00group aderisce alla geografia unica dell’Islanda.

Il progetto prospettico tenta di coordinarsi con la natura aggiungendo “ancore”. Le torri di osservazione, in pratica, sono invitate al ruolo di unione tra le placche, con lo scopo di rivelare ulteriormente la tensione sottostante visivamente e non solo metaforicamente.

A collegare i due edifici è un sottile ponte di corda, progettato per riflettere l’estetica delicata della struttura. Mentre gli ingranaggi si collegano nello spazio interno. All’aumentare delle fessure, il sistema di ingranaggi del ponte di corda può regolare automaticamente la distanza appropriata e riflettere i dati sull’ingranaggio centrale nel padiglione interno.

Nel complesso, la geometria della torre di osservazione è modellata per essere snella, ma ma forte e imponente allo stesso tempo. E in uno scenario come quello dell’Islanda, dove la natura è selvaggia per eccellenza, la struttura proietta il sole e l’ombra.

Ph. credit: 00group via designboom

 

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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