Ci sono persone che effettivamente si fanno infettare da agenti patogeni volontariamente e per diversi motivi. Secondo un nuovo studio, a questa lista si potrebbe aggiungere il farsi infettare da una specie di vermi specifica, gli anchilostomi. Perché uno dovrebbe impegnarsi in una cosa così disgustoso e apparentemente anche pericolosa? Perché in realtà quest’ultimi sono in grado di proteggere l’organismo dal diabete di tipo 2, o così suggerirebbe un nuovo studio.
Si tratta di una piccola ricerca australiana che ha interessato 24 individui seguiti nell’arco di due anni. Tutti sono stati scelti per una caratteristica ovvero un’elevata resistenza all’insulina, un problema. Al gruppo di questi che sono stati infettati in modo controllato dai vermi in questione però, successivamente è stata registrata una diminuzione di questa resistenza. Un nuovo che va a confermare i dati di uno precedente che sottolinea il legame tra il diabete e il microbioma intestinale, dove di fatto avvengono i benefici diretti dell’infezione.
Le parole dei ricercatori: “La prova di principio che il trattamento contro gli anchilostomi può stabilizzare o migliorare i determinanti chiave della salute metabolica come la resistenza all’insulina. I valori abbassati che sono stati registrati indicavano che le persone stavano sperimentando notevoli miglioramenti nella sensibilità all’insulina – risultati che erano sia clinicamente che statisticamente significativi.”
La resistenza all’insulina in queste forma di diabete viene registrata con un numero. Partendo da 3,0, il gruppo che è stato infettato dai vermi è sceso a 1,8, una diminuzione importanti. Il gruppo di controllo che aveva preso solo dei placebo ha visto invece il numero crescere.
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