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Diabete di tipo 2: le unghie sono un campanello d’allarme

Il diabete di tipo 2 affligge milioni di persone e, tra i sintomi, ci sono fatica e perdita di peso, eccessiva sete o fame. Tuttavia, secondo la principale organizzazione benefica inglese, c’è un indizio della malattia che può manifestarsi in un punto ben visibile e portata di mano: le unghie.

 

Una malattia diffusa e beffarda

Il diabete di tipo 2 è una malattia che implica un livello eccessivo di zuccheri nel sangue. Il rischio di svilupparlo aumenta con l’età, anche se può essere diagnosticato anche nei più giovani. Maggiormente a rischio sono i soggetti obesi e coloro che non svolgono alcun tipo di attività fisica. La familiarità alla patologia è un elemento chiave: secondo le stime, circa il 40% dei diabetici ha infatti consanguinei – genitori o fratelli – che ne sono affetti.

Può impiegare molto tempo, persino anni, prima di manifestarsi. In alcuni pazienti, i sintomi sono così lievi da non destare sospetti. Tra i vari ci sono un gran senso di sete e di fame, stanchezza ricorrente, cefalea, visione offuscata. Ma c’è una parte del proprio corpo che, più di altre, è il chiaro segnale di un’alterazione nel proprio corpo, ossia le unghie. Non a caso, il loro aspetto può essere il segnale della presenza di molte malattie.

 

Indicatore della salute dell’organismo

In condizioni normali l’unghia presenta un colore rosato, è liscia e piatta. I cambiamenti che possono affliggerla riguardano la forma, lo spessore, il colore e la consistenza. Anche il distacco dal letto ungueale non deve essere sottovalutato. Una ricerca pubblicata da Diabetes UK, la principale organizzazione benefica del Regno Unito, afferma che persino un leggero rossore può essere sintomo di diabete di tipo 2. A destare sospetti devono essere anche eventuali righe che segnano le unghie.

Un altro segnale, che accomuna anche altre malattie, è la comparsa delle cosiddette linee di Beau: sono solchi orizzontali, più o meno profondi, che indicano l’interruzione dell’attività micotica della matrice. Infatti, ciò può essere dovuto a un trauma o, per l’appunto, a malattie quali il diabete o il morbo di Raynaud.

Maria Chiara Sbragaglia

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