Due recenti studi hanno esaminato la salute cardiovascolare delle persone che hanno implementato cibi a base vegetale nel loro piano alimentare. Il primo studio ha suggerito che queste persone che mangiano cibi basati sulle piante hanno tassi più bassi di malattie cardiache. Il secondo, invece, che si è focalizzato più sulle donne, ha scoperto che le donne in menopausa avevano un rischio ridotto di avere problemi cardiaci.
Entrambi gli studi hanno seguito i partecipanti per più di un decennio per tenere traccia delle tendenze relative alla salute e alla scelta del cibo. Gli esperti suggeriscono che incorporare più cibi naturali e freschi rispetto a quelli lavorati possono avere molteplici benefici per la nostra salute.
Si raccomanda da molto tempo che la dieta di un individuo sia composta principalmente da frutta, verdura, grani, proteine e latticini. Inoltre si consiglia di variare molto le fonti proteiche e di non assumere carni ogni tanto. Durante il primo studio, durato ben 32 anni, i ricercatori hanno monitorato 5.000 giovani adulti. Nessuno dei partecipanti ha mai avuto problemi cardiaci all’inizio dello studio.
Alla fine di questo percorso quasi 300 persone hanno contratto malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone con la maggior parte delle diete a base vegetale e un punteggio di qualità della dieta più elevato avevano il 52% in meno di probabilità di sviluppare problemi cardiaci rispetto a quelle che seguivano il minor numero di diete a base vegetale. Quindi ciò ci porta a dire che una dieta a base vegetale è benefica per la salute cardiovascolare.
Ovviamente questo piano alimentare non vuol dire che sia del tutto vegetariano. È possibile introdurre di tanto in tanto prodotti animali come pollame, pesce, uova e latticini. Il secondo studio, basato sulla salute delle donne, ha esaminato questa popolazione durante la menopausa in età compresa tra i 50 e i 79 anni. È stata consigliata loro una dieta specifica, chiamata Portfolio, ideale per abbassare i livelli di colesterolo cattivo e lipoproteine e capire se ci fossero problemi cardiovascolari.
Lo studio ha scoperto che le persone che avevano maggiormente seguito questa dieta hanno avuto circa l’11% in meno di probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, il 14% in meno di sviluppare malattie coronariche e il 17% in meno di soffrire di insufficienza cardiaca. Ci sono in programma altri studi riguardanti questo argomento e per vedere se lo stesso beneficio può essere applicato agli uomini.
Foto di NatureFriend da Pixabay
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