Nell’era del digitale, anche il turismo sta subendo una rapida evoluzione.
Digital Strategy per il Turismo, di Sara Caminati, intende fornire un’introduzione al turismo digitale come mezzo per creare esperienze utente per i visitatori. Il turismo è un’attività socio-economica ricca e variegata che permea la nostra società globale. Mentre quello analizzato in questo scorrevole e piacevole testo, focalizza sul supporto digitale dell’esperienza turistica.
Abbiamo voluto esplorare il cuore del testo, ovvero la sua autrice, per comprenderne gli obiettivi, il pubblico di riferimento e gli sviluppi. Come ogni libro che si rispetti, ogni autore gli dà forma e anima per poi, un giorno, farlo uscire dal cassetto e rendere un’idea, un sogno, un progetto, una realtà concreta.
Come è nata l’idea di un libro sulla strategia digitale applicata al settore turistico?
Digital Strategy per il Turismo nasce dalla volontà di aggiungere un altro tassello alla collana Digital Marketing Turismo, che è dedicata agli operatori dell’accoglienza desiderosi di approfondire la propria conoscenza sulle tematiche del digitale. Il focus sulla strategia è legato al desiderio di accompagnare gli operatori del settore nella costruzione di un metodo di lavoro finalizzato al raggiungimento dei propri obiettivi di business.
Quando si parla di digitale, soprattutto nelle realtà più piccole, si ha la tendenza a provare, improvvisare, spesso senza definire che tipo di obiettivi si vogliono raggiungere e senza misurare l’impatto delle azioni effettuate. Con questo libro ho cercato di delineare un percorso, partendo dallo scenario e quindi dal contesto con cui oggi, chi lavora nel settore, si deve necessariamente confrontare. La parte centrale del libro è il vero e proprio cuore, in cui viene fatta una panoramica sugli strumenti che il digitale ci mette a disposizione (sito web, email, social network, intelligenza artificiale), per guidare il lettore nella scelta consapevole dei canali più adatti in funzione del proprio pubblico e dei propri obiettivi. La chiusura del libro è focalizzata sulla strategia, ovvero su come mettere in ordine tutti i pezzi del puzzle, su quali dati analizzare e sul come raccoglierli, sulla valutazione delle azioni da intraprendere per puntare ai migliori risultati.
Come sta cambiando il settore del turismo e la modalità con cui i viaggiatori scelgono la meta dei propri viaggi?
Il settore del turismo, così come altri, sta attraversando una fase di profonda trasformazione che in realtà è già in atto da alcuni anni. Il vero problema è che molti non se ne siano resi ancora conto o, forse, complici le difficoltà per i non nativi digitali di approcciarsi alle nuove tecnologie, si stanno rimandando delle scelte che ormai diventano obbligate per essere davvero competitivi oggi.
Una volta, la destinazione si sceglieva sul catalogo o su consiglio dell’agenzia di viaggi, ora il processo decisionale in questo ambito segue percorsi imprevedibili. Il viaggiatore si informa molto, è più esigente e attento, scrupoloso e selettivo. Prima di effettuare una prenotazione si stima che tocchi 45 touchpoint differenti tra online e offline. Magari vede una foto su Instagram, poi va ad approfondire sul sito della struttura, poi si informa su blog e forum in merito alla destinazione, utilizza portali di review come TripAdvisor per selezionare hotel e ristoranti, poi chiama la struttura al telefono, poi ritorna online e magari chiede le stesse informazioni nella chat del sito per avere ulteriori conferme. Il processo decisionale è diventato molto più lungo e ricco. A questo si aggiunge poi una nota di contesto. Siamo bombardati costantemente di informazioni e questo rende il processo meno fluido e più dispersivo. Chi si occupa di accoglienza oggi deve considerare necessariamente questo scenario e tutte le sue sfumature, presidiare i canali in modo corretto, consapevole e strategico.
Perché ritieni che questo libro possa essere una guida pratica per chi lavora nel turismo e non solo?
Il libro è ricco di spunti operativi e facilmente applicabili da chiunque, oltre che declinabili per realtà diverse sia per tipologia che per dimensioni. Ho puntato sul fornire ciò che mi viene richiesto quotidianamente durante la mia attività di consulenza e in aula, cioè su un metodo pratico e strumenti accessibili a tutti.
All’interno dei vari capitoli ci sono checklist, per verificare ad esempio l’impostazione corretta della propria presenza sui principali social network o per verificare l’efficacia delle proprie email transazionali; esercizi per applicare immediatamente quanto viene spiegato; collegamenti a risorse online e segnalazione di tool che possono essere utilizzati per gestire al meglio la propria presenza digitale.
Nel libro sono presenti molte interviste, ci spieghi il motivo di questa scelta?
Credo fermamente che le relazioni e il dialogo siano alla base di qualsiasi modello di business, attività professionale e che siano parte intrinseca di ognuno di noi. Il confronto continuo credo sia motivo di crescita e un grande stimolo, sempre e in ogni circostanza. Per questo motivo ho cercato di riportare questi miei punti saldi nelle pagine del libro. Ci sono interviste a coloro che ritengo essere dei colleghi autorevoli in ambito digitale e che sono per me dei riferimenti. Ho chiesto la loro collaborazione per approfondire alcune tematiche e lo stesso ho fatto con degli esperti del turismo, per approfondire ad esempio le logiche del revenue management che oggi risultano cruciali per il settore.
Gli stessi casi di studio, di quelle realtà che sono riuscite a distinguersi e che utilizzano gli strumenti di comunicazione digitale in modo strategico sono sotto forma di botta e risposta, perché volevo dare voce a chi, grazie al digital, è riuscito e riesce a raggiungere i propri obiettivi di business.
Cosa vorresti dire a chi avrà l’occasione di leggerti?
Vorrei invitare i lettori a continuare la propria esperienza online, affinché il dialogo continui oltre le pagine del libro. Il digitale è in continua evoluzione e nonostante lo sforzo di dare vita a un manuale evergreen, il mondo che ci circonda cambia con una velocità impressionante, quindi consiglio di seguire gli approfondimenti sul sito dedicato www.digitalstrategyturismo.it o seguendo l’hashtag #DigitalStrategyTurismo sui social.
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