Il disturbo bipolare è un disturbo caratteriale che colpisce purtroppo molte persone nel mondo caratterizzato da oscillazioni insolite del tono dell’umore e della capacità di funzionamento della persona. Per esempio, una persona in pochi minuti cambia completamente stato d’animo, da felice a triste.
Secondo una recente ricerca fatta alla Faculdade de Medicina da Universidade di Lisbona, i pazienti con disturbo bipolare possono avere maggiori probabilità di contrarre il Parkinson, grazie ad uno studio che ha coinvolto più di 4 milioni di partecipanti.
Gli scienziati, però, hanno tenuto a sottolineare che non ci sono prove che sia lo stesso disturbo ad incentivare il morbo di Parkinson. Tuttavia, ritengono che la colpa potrebbe essere la responsabilità dei farmaci che i pazienti bipolari devono usare per anni per controllare il loro disturbo. Un altro possibile causa è che il disturbo bipolare può abbassare i livelli di dopamina e la mancanza di essa è la causa principale del Parkinson.
Nonostante le prove siano ancora scarse, si ritene comunque che il collegamento più plausibile sia quello dei farmaci. Il disturbo bipolare provoca alti e bassi estremi, chiamati episodi maniacali e depressivi, che possono interferire con la vita quotidiana. Di solito viene diagnosticato negli adolescenti, il che significa che i pazienti sono costretti a prendere le medicine ogni giorno per il resto della loro vita per cercare di prevenire un cambio di umore.
I farmaci contro il disturbo, chiamati stabilizzatori dell’umore, contengono il litio che, se preso per lunghi periodi di tempo, può incrementare le possibilità di Parkison Circa il 7% delle persone con parkinsonismo, un termine che copre diverse condizioni tra cui il morbo di Parkinson, hanno sviluppato i loro sintomi a seguito del trattamento con particolari farmaci, secondo i ricercatori.
La dott.ssa Beckie Port, responsabile della ricerca presso l’ente benefico Parkinson nel Regno Unito, ha dichiarato: “Numerosi studi hanno ora dimostrato un potenziale legame tra i disturbi bipolari e un aumento del rischio di Parkinson. Questa analisi ci fornisce finora la migliore indicazione del livello di aumento del rischio, tuttavia, anche con un aumento di tre volte, il rischio di una persona con sviluppo bipolare del Parkinson è ancora relativamente basso. L’associazione tra le due condizioni coinvolge probabilmente la dopamina, che svolge un ruolo complesso nella segnalazione del cervello, dal coordinamento dei movimenti alla regolazione dei nostri umori. Sono necessarie ulteriori ricerche per sviluppare la nostra comprensione di questa associazione e trasformarla in un trattamento che, un giorno, potrebbe prevenire il morbo di Parkinson.”
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