Nubi di gas estremamente dense che si nascondono nelle galassie: ecco dove nascono le stelle. Si tratta di nubi composte da idrogeno molecolare che si addensa, a seguito del collasso gravitazionale, fino a creare un oggetto in cui si innescano reazioni termonucleari, ovvero una stella appena nata. Ma esistono posti del genere nella Via Lattea? Quali sono le culle da cui le stelle nascono nella nostra galassia?
Non tutte le zone della Via Lattea sono infatti idonee alla presenza di nubi come quelle necessarie a far nascere una stella. Ed un team di ricercatori ha cercato di individuarle per tener conto del tasso di nascita stellare della Via Lattea. Ma è un lavoro molto difficile, le nubi infatti, che generalmente si trovano nei bracci a spirale, sono difficili da osservare in quanto decisamente più piccole delle zone di gas rarefatti. Per scovarle è dunque necessario eseguire delle osservazioni ad altissima risoluzione.
Sembra che a compiere questa impresa sia riuscito Kazufumi Torii del Nobeyama Radio Observatory (NRO). Questo osservatorio dispone infatti di un antenna radio alta 45 m, che ha consentito a Torii e ad al suo team, di acquisire un importante dato per l’individuazione delle nubi di formazione stellare. Sembrerebbe infatti che esse costituiscano circa il 3% della Via Lattea. Il resto sarebbe sparso in altre aggregazioni e filamenti con una densità troppo bassa per poter essere in grado di dar vita ad una stella.
Questi risultati sono giunti dopo diverse osservazioni della Via Lattea nell’ambito del progetto Forest Unbiased Galactic Plane Imaging Survey (FUGIN), realizzato dal 2014 al 2017, proprio grazie al Nobeyama Telescope, Con questo progetto si è creata una delle mappe attualmente più dettagliate della nostra Galassia realizzata nello spettro delle onde radio. In particolare per questo ultimo studio, i ricercatori giapponesi si sono concebtrati su una regione della Via lattea che attraversa i bracci del Sagitario, dello Scutum e di Norma, una zona che dista circa 20.000 anni luce dalla terra.
Studiando questa porzione si sono ottenuti dei dati congruenti con quelli ottenuti osservando altre galassie e con il loro tasso di produzione stellare. Nello specifico i ricercatori hanno analizzato le emissioni radio emesse dalle nubi molecolari, riuscendo così a calcolare la percentuale di gas denso rispetto al resto dei gas, che come abbiamo detto è di circa il 3%, anche se ci sono delle piccole variazioni tra la presenza di gas denso nei bracci e nella barra centrale della Via Lattea.
Sarebbe dunque la scarsa presenza di gas denso, in rapporto alla quantità di gas totali presenti, a determinare il basso tasso di formazione stellare della nostra Galassia. Rimane dunque da chiedersi perché non riescano a formarsi un maggior numero di nubi di gas ad alta intensità.
I prossimi studi quindi, basandosi sulle importanti informazioni ottenute dal progetto FUGIN, potrebbero determinare la distribuzione delle nubi da cui le stelle nascono nella Via Lattea e sciogliere finalmente il nodo sulla questione della loro bassa formazione e, di conseguenza, del basso tasso di nascita delle stelle nella Via Lattea.
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