Droni da combattimento: la Cina prende spunto dai velivoli americani

Si apre in Cina una dei più grande airshow del paese, l’Aviation & Aerospace Exhibition, che si tiene ogni due anni nella città di Zhuhai, sulle coste cinesi nel Guangdong. All’interno della fiera internazionale vengono presentate le novità in merito di elicotteri, caccia e droni.

Questo evento è decisamente molto importante per la Cina. In questa fiera può mettere in mostra la sua potenza, soprattutto in campo militare. C’è un grande sfoggio di esibizioni aeree e padiglioni, il tutto da molto risalto alle nuove punte di diamante dell’aviazione cinese.

L’evento è stato aperto dall’esibizione dei nuovi J-20, i nuovi caccia stealth di quinta generazione, introdotti nelle unità di combattimento già da febbraio di questo anno.

Molte altre sono le novità presentate soprattutto per quanto riguarda i droni. I primi due droni presentati sono progettati per missioni di ricognizione a lungo raggio, il modello GJ-2 e il WJ-700. Presentato anche il drone AV-500W con funzioni di elicottero per la durata di 6 ore.

Per quanto riguarda i caccia, la novità è il J-10B, un caccia multiruolo di 4 generazione,  che nasce dal famoso fratello J-10A, conosciuto come il Drago Vigoroso.

CH-7 il drone che ricorda i velivoli americani

Ma a suscitare il maggiore interesse è stato il drone CH-7, il Ministero della Difesa cinese afferma si tratti di un disegno interamente nazionale, ma il drone ricorda incredibilmente due velivoli americani. Ovvero l’X-47B di Dinorthrop Grumman e l’RQ-170 disegnato da Lockheed Martin.

Secondo alcune indiscrezioni, 11 esperti cinesi si sarebbero recati in Iran nel 2017, dopo la caduta di un RQ-170 sul suolo iraniano. Sembrerebbe che gli esperti abbiano raccolto e riportato in Cina, alcune componenti chiave dell’RQ-170.

Il CH-7 mostra un muso appuntito come quello dell’X-47B, ma presenta comunque alcune differenze. Rispetto ai velivoli americani infatti, il CH-7 consuma di più e il carrello di apertura alare è diverso.