Nelle settimane precedenti alla travagliata acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, il capo di Tesla e SpaceX sembrava tormentato da una sola parola: libertà. Attraverso i suoi amati sondaggi, Musk si era preoccupato se gli utenti del social Twitter volessero più o meno libertà sulla piattaforma.
Una volta al timone di Twitter, Elon Musk ha licenziato, allontanato investitori e inserzionisti, eroso parte dello zoccolo duro degli utenti social e così via. Alla parola libertà, Musk ne ha sostituita una ancora più ambiziosa (e, a ben vedere, vaga): verità.
Rivelando i suoi progetti di intelligenza artificiale, Elon Musk ha annunciato TruthGPT. Anche se il nome era già stato spoilerato dallo stesso Musk in un tweet datato 17 febbraio. “Lancerò qualcosa che chiamerò TruthGPT, ovvero un’intelligenza artificiale alla ricerca della verità che cerca di comprendere la natura dell’universo. E penso che questa potrebbe essere la migliore via per la salvezza, nel senso che un’intelligenza artificiale che si preoccupa di comprendere l’universo difficilmente annienterà gli umani, perché noi stessi siamo una parte importante dell’universo“, aveva profetizzato.
Il ruolo salvifico che Elon Musk attribuisce a TruthGPT (e quindi a se stesso) non è casuale, ma calza a pennello con una polemica in corso.
Musk è stato infatti il primo firmatario di una lettera aperta, in cui si palesa una certa preoccupazione riguardo ai possibili esiti dell’intelligenza artificiale. Nella lettera veniamo informati che “i sistemi di intelligenza artificiale con intelligenza competitiva simile a quella umana possono rappresentare seri rischi per la società e l’umanità, come dimostrato da ricerche approfondite e riconosciuto dai migliori laboratori di intelligenza artificiale“. Ricordiamo che Musk è lo stesso che vorrebbe portare l’uomo su Marte (tramite Starlink) e impiantare microchip nei cervelli umani (tramite Neuralink).
Elon Musk non fornisce altri dettagli su TruthGPT, ma di certo chiarisce il senso della sua nuova operazione. Che sembra avere due origini distinte. La prima è una competizione giocata su un piano squisitamente tecnologico. Nelle scorse settimane Musk ha infatti dichiarato di aver fondato X.Ai, azienda con sede in Nevada che punta ad entrare nel scoppiettante mercato dell’intelligenza artificiale con obiettivi ambiziosi.
Ma ancora più importante sembra l’aspetto politico della questione, che corrisponde al secondo motivo per cui Elon Musk ha annunciato TruthGPT. La lettera aperta contro OpenAI è stata solo un tiepido antipasto. Musk aveva affermato che il software di ChatGPT è programmato da esperti di sinistra che addestrano i chatbot a mentire.
Questo, ha proseguito Musk, potrebbe avere ripercussioni sulle imminenti elezioni presidenziali americane. Ma avrebbe in sé anche “il potenziale per la distruzione della civiltà”.
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