Chi soffre di emicrania cronica sa quanto tale condizione possa risultare fastidiosa e disarmante visto che le spiegazioni in merito sono poche e di conseguenza anche i reali trattamenti. Un nuovo studio sembra però al momento avere individuato un nuovo indizio che potrebbe di fatto aiutare a trovare una soluzione. Ovviamente la scoperta arriva direttamente dal cervello grazie a delle risonanze magnetiche.
Se si parla di emicrania viene lecito pensare che la risposta sia proprio nel cervello, ma ci è voluta un’attenta indagine tramite scansioni ad alta risoluzione. Quello che è stato individuato di nuovo è che gli spazi perivascolari risultano più ingranditi nel normale nelle persone che soffrono di tali eventi. Questi spazi sono pieni di liquidi e si trovano attorno ai vasi sanguigni del cervello.
Le parole dei ricercatori: “Nelle persone con emicrania cronica ed emicrania episodica senza aura, ci sono cambiamenti significativi negli spazi perivascolari di una regione del cervello chiamata centrum semiovale. Questi cambiamenti non sono mai stati segnalati prima. I risultati del nostro studio potrebbero aiutare a ispirare futuri studi su larga scala per continuare a indagare su come i cambiamenti nei vasi microscopici del cervello e nell’afflusso di sangue contribuiscono a diversi tipi di emicrania. Alla fine, questo potrebbe aiutarci a sviluppare nuovi modi personalizzati per diagnosticare e curare l’emicrania.”
Un altro aspetto che è stato notato da queste scansioni è la presenza di tessuto morto. In realtà non è una cosa strana presente anche in pazienti che non soffrono di emicrania, ma quello che cambiava erano le dimensioni delle lesioni. Il legame che viene ipotizzato è che la pressione creata da questi spazi finisco per danneggiare maggiormente l’organo.
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