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Scoperto un Super-Venere: il nuovo esopianeta che rivoluziona la ricerca spaziale

Un oggetto inizialmente classificato come mini-Nettuno si è rivelato qualcosa di completamente nuovo. Engiposha, o GJ 1214 b, è un esopianeta scoperto nel 2009 e situato a circa 47 anni luce dalla Terra. I nuovi dati ottenuti dal telescopio James Webb (JWST) hanno portato gli scienziati a identificarlo come un “Super-Venere”, una categoria mai documentata prima.

Con una massa 8,2 volte quella della Terra e un raggio 2,7 volte maggiore, Engiposha si distingue per la sua atmosfera densa e ricca di carbonio, rendendolo unico tra gli oltre 5.800 esopianeti scoperti finora.

Caratteristiche dell’atmosfera di Engiposha

Le osservazioni suggeriscono che l’atmosfera di Engiposha sia dominata da anidride carbonica, simile a quella di Venere, ma con concentrazioni ancora più elevate di metalli vaporizzati. Ad altitudini superiori, la presenza di una fitta foschia di aerosol rende il pianeta ancora più misterioso.

Nonostante la sua vicinanza alla stella Orkaria lo renda troppo caldo per essere abitabile, questo esopianeta offre un’opportunità straordinaria per studiare composizioni atmosferiche complesse che sfidano le classificazioni tradizionali.

Super-Venere: un nuovo tipo di esopianeta

Engiposha rappresenta una categoria nuova, diversa dalle super-Terre o dai mini-Nettuno. Mentre le super-Terre sono versioni più grandi del nostro pianeta e i mini-Nettuno possiedono atmosfere ricche di idrogeno ed elio, i Super-Venere, come Engiposha, sono mondi dominati da atmosfere tossiche e ricche di carbonio.

Gli scienziati ritengono che questo tipo di pianeti potrebbe fornire preziose informazioni sull’evoluzione atmosferica e sulla struttura interna degli esopianeti.

Il futuro dello studio di Engiposha

L’analisi della sua atmosfera ha fornito segnali molto deboli, il che rende necessarie ulteriori osservazioni ad alta precisione. Questi dati potrebbero rivelare dettagli fondamentali per comprendere meglio l’interazione tra composizione atmosferica e struttura interna nei sub-Nettuno.

Come sottolineano gli studiosi, l’identificazione di un Super-Venere potrebbe cambiare il modo in cui classifichiamo gli esopianeti e ci avvicina un passo in più alla comprensione di mondi lontani e misteriosi.

Foto di NASA su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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