Un team di ricercatori ha trovato tra i ghiacci dell’Antartide qualcosa di davvero raro e preziose, un enorme meteorite del peso di 7,6 chilogrammi. Il ghiaccio ed il freddo del remoto continente hanno dunque preservato questa antica reliquia, visitatore spaziale dell’antico Pianeta Terra.
L’Antartide è per questo un posto magico in cui andare a caccia di meteoriti. Inoltre, sul bianco candore della neve dei ghiacci, le nere rocce meteoritiche appaiano ben evidenti agli occhi esperti che gli danno la caccia. Complice anche il clima secco e desertico, che tiene sotto controllo gli agenti atmosferici ed il fatto che, anche se le rocce spaziali dovessero finire sepolte da neve e ghiaccio, alla fine torneranno in superficie a causa della “zangolatura glaciale” antartica.
L’Antartide sembra dunque essere il posto perfetto per andare a caccia di meteoriti, ma nonostante ciò, in pochi si avventurano alla ricerca di rocce nere in questo gelido deserto di ghiaccio. Tra i pochi coraggiosi che hanno sfidato le temperature estreme del continente antartico, il gruppo di studio, guidato da Vinciane Debaille dell’Università libera di Bruxelles, partito alla ricerca di meteoriti in Antartide nel dicembre 2022. Il team è stato ricompensato con una scoperta a dir poco straordinaria.
Durante il mese trascorso a caccia di meteoriti attorno alla stazione belga Princess Elisabeth Antarctica (PEA), il team di scienziati ha trovato ben cinque rocce spaziali, di cui una è un gigante nero del peso di 7,6 chilogrammi. Un mastodonte venuto da chissà dove che, secondo la professoressa Maria Schoenbaechler del dipartimento di scienze della terra dell’ETH-Zurigo e membro del gruppo di ricerca, sarebbe una normale condrite ad una prima analisi visiva.
Come spiega Schoenbaechler “questo tipo di meteorite proveniva dalla fascia degli asteroidi e ha terminato il suo viaggio nel ghiaccio blu antartico, aspettando diverse decine di migliaia di anni nel ghiaccio prima di essere scoperto”.
Il Blue Ice Field dell’Antartide è un’area con venti così forti che possono letteralmente spazzare via strati di neve sopra i ghiacciai. Un’area dove sono stati recuperati circa 45.000 meteoriti e dove ora è stato rinvenuto questo meteorite da record.
Secondo la professoressa Schoenbaechler, questa scoperta potrebbe essere molto importante per la ricerca nelle scienze della Terra. Questa roccia spaziale potrebbe infatti essere il materiale più antico che si possa trovare sulla Terra, il che lo rende simile a un elemento costitutivo del nostro Pianeta. Potrebbe dunque celare importanti informazioni sulla formazione del Pianeta.
I ricercatori sperano dunque che questa scoperta incoraggi più studi di questo tipo e che altri si avventurino a caccia degli oltre 300.000 meteoriti, secondo le stime del team di ricerca, che altro non aspettano di essere scoperti. Ricerche e scoperte simili potrebbero aiutarci a tracciare la storia del nostro Sistema Solare e del nostro Pianeta.
Ph. Credit: Maria Valdés (Field Museum of Natural History-U. Chicago) via media INAF
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