News

Ere glaciali: una grotta in Italia ci dà importanti informazioni

Il periodo della storia terrestre in cui si verificarono le ere glaciali degli ultimi milioni di anni è piuttosto dato per assodato dalla comunità scientifica. La tempistica di questi fenomeni ciclici è stata studiata a partire dai cicli dell’orbita terrestre, tenendo presente gli sbalzi di temperatura registrati attraverso le concentrazioni di gas serra, più elevate o più ridotte a seconda del periodo. Ma dare per scontato queste informazioni non vuol dire che non ci siano altre domande altrettanto interessanti da aggiungere alle nostre conoscenze.

Alcune di queste domande riguardano l’ultima era glaciale, che si è verificata circa un milione di anni fa. Prima di questa transizione, le ere glaciali si verificavano all’incirca ogni 41.000 anni. Ciò delinea un modello ciclico, che interessa l’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra, rafforzando e indebolendo il contrasto tra estate e inverno. Ma dopo la transizione, i cicli glaciali si protrassero per circa 100.000 anni, nell’ultima era glaciale.

 

Le ere glaciali terrestri potrebbero dipendere da fattori interni al pianeta, ma non ancora conosciuti

Un nuovo studio condotto da Petra Bajo e Russel Drysdale, dell’Università di Melbourne, intende dare risposta a queste domande grazie alle stalagmiti studiate in una grotta in Italia. I depositi di carbonato, che si accumulano lentamente formando stalagmiti, possono contenere informazioni importanti sulla chimica dell’acqua piovana che filtra nella grotta. In combinazione con la datazione radiometrica dell’uranio, che resta intrappolato nel carbonato, i ricercatori possono conoscere di eventi climatici con una precisione finora impossibile attraverso lo studio del sistema di grotte.

Le stalagmiti di questa grotta suggeriscono che le ere glaciali si siano susseguite in un periodo di tempo compreso tra i 970.000 e gli 810.000 anni, a circa 7.000 anni di distanza l’una dall’altra. Queste informazioni sono inoltre state utili per stabilire il contesto cronologico di alcuni sedimenti sul fondo del mare; grazie alla combinazione di questi straordinari risultati, gli scienziati sono stati in grado di “cadenzare” gli eventi glaciali. Tutto ciò aiuta a confermare che la transizione verso le ere glaciali più lunghe è stata guidata da un fattore interno al sistema climatico terrestre non ancora ben definito, piuttosto che da un cambiamento derivante dalla rotazione terrestre.

Nello Giuliano

Recent Posts

WhatsApp: finalmente si possono menzionare i contatti negli stati

WhatsApp continua a sfornare novità interessanti. Dopo averci lavorato per diverse settimane, la funzione che permette di menzionare i contatti…

18 Settembre 2024

Il mistero dei Eureka Moments: la scienza dietro le idee geniali

Gli "eureka moments," o illuminazioni improvvise, rappresentano quei momenti in cui un'idea rivoluzionaria appare all'improvviso nella mente, come un lampo…

18 Settembre 2024

Covid-19: come la pandemia ha trasformato la salute mentale dei giovani

La pandemia di Covid-19 ha lasciato un segno indelebile sulle vite di milioni di persone, influenzando vari aspetti della salute…

18 Settembre 2024

PlayStation Portal, arriverà il Game Pass di Xbox?

Un'idea che stuzzica la mente, ma che a conti fatti risulta essere poco probabile: e se il Game pass di Xbox dovesse arrivare direttamente…

18 Settembre 2024

Segnali di memoria: un metodo efficace per ridurre il consumo di alcol

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno esplorato strategie innovative per affrontare il problema dell'alcolismo e del consumo eccessivo di alcol.…

18 Settembre 2024

Sony PlayStation 5: qual è stato il gioco più venduto nelle prime 24 ore?

Vi siete mai chiesti quale fosse il gioco PS5 più venduto nelle prime 24 ore dal lancio? una domanda che sicuramente almeno…

17 Settembre 2024