Gli esperti dell’istituto di di Fisica Nucleare dell’Università di Mosca, tramite uno dei loro satelliti, hanno individuato alcune “esplosioni luminose” ad alta potenza. L’evento ha scatenato una serie di teorie, dallo scontro tra due asteroidi ad un’invasione aliena.
La misteriosa esplosione è stata individuata all’interno dell’atmosfera terrestre a circa una dozzina di chilometri dalla superficie. Gli scienziati non sono gli unici ad aver osservato i flash luminosi, ma anche dal pubblico che ha affermato di non aver mai visto delle luci simili.
Il team di esperti ha concluso che la fisica moderna non è capace di spiegare il misterioso evento. I flash sono diversi da qualsiasi esplosione osservata prima e sono stati attribuiti alle tempeste lampeggianti, un raro fenomeno meteorologico. Questa conclusione non è però attendibile dato che, quando il satellite Lomonosov li ha indivudiati, il cielo era limpido.
Mikhail Panasyuk, capo del Research Institute of Nuclear Physics dell’Università statale di Mosca, ha dichiarato: “Grazie al telescopio abbiamo ottenuto degli importanti risultati. Sembra che ci siamo imbattuti in un nuovo fenomeno fisico ma non ne conosciamo ancora la natura.”
Gli scianziati sono sconcertati dato che non riescono a spiegare la causa delle esplosioni e ammettono che al momento non esiste una spiegazione concreta. Così hanno lasciato libera interpretazione ai teorici complottisti che hanno subito invaso il web.
James Sea, un utente di Twitter, ha scritto: “L’esplosione è stata causata da due asteroidi che si sono colpiti l’un l’altro“. Mentre un altro utente, Patrick McDuff, ha scritto: “Non sto dicendo che erano gli alieni, ma erano gli alieni“.
Per mettere un freno alle stravaganti teorie sui social, il sito web del progetto Lomonosov spiega che alcuni eventi atmosferici posso scaturire da quelli sulla superficie terrestre. Così riporta: “Bisogna tener conto che le cinghie di radiazione della Terra, le particelle cariche intrappolate dal campo magnetico, possono scomparire, precipitare dalla trappola magnetica nell’atmosfera terrestre, producendo in essa vaste regioni di ionizzazione“.
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