Sono giorni molti difficili per Facebook, il social di Mark Zuckenberg più diffuso ed utilizzato al mondo. Il social nei vari anni è sempre stato soggetto ad attacchi hacker, da piccoli a grandi dimensioni, oltre a diversi scandali. Un esempio, nelle elezioni del 2018 in America che hanno portato Donald Trump vincitore, è arrivata la denuncia che moltissimi account sono stati utilizzati a scopo elettorale, tutti account fake.
L’attacco hacker più potente e più dannoso per Facebook è stato ricevuto pochi giorni fa, che ha colpito ben 50 milioni di account, che successivamente sono stati sloggati e costretti a rifare il login. Dalle prime indagini, è risultato che gli account colpiti sono quasi tutti statunitensi, ed è stata dovuta ad una falla di sicurezza basata sul “Views As”, una funzione di Facebook che permette al proprietario dell’account cosa vede un altro account di lui.
L’attacco hacker è durato due giorni e, come ha riferito Mark Zuckenberg, solo giovedì sera la falla di sicurezza è stata chiusa. Sono nati però dei sospetti verso l’azienda.
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’attacco hacker subito può portare gravi conseguenze al social in Europa. Oltre ad una ovvia perdita di fiducia da parte degli utilizzatori, potrebbe pagare ben 1,63 miliardi di dollari come multa per attività sospette. Questo perché l’attacco hacker è stato scoperto con molto ritardo e Facebook stesso non è in grado di chiarire la natura dell’attacco e i rischi concreti attuali verso i propri clienti. La multa diventerebbe automatica e concreta se le autorità irlandesi dimostrano che Facebook ha violato qualche normativa europea.
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