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Secondo un particolare studio finlandese, passare più tempo in spazi verdi aperti, che siano parchi o semplici giardini, aiutano a ridurre l’uso dei farmaci prescritti. La ricerca ha visto come passare il tempo in questi luoghi portino a un migliore benessere per la persona. Si parla di esserci dentro e non basta soltanto la vista. Ovviamente questi farmaci fanno più riferimento a quelli legati alla salute mentale, ma non solo.
Lo studio dell’Università della Finlandia si è concentrata su 6.000 residenti della capitale. Come farmaci sono stati presi sotto esame quelli per la gestione dell’ansia, contro l’insonnia e la depressione, ma anche ipertensione e asma, quindi patologie fisiche. I risultati sono stati positivi, ma gli stessi ricercatori suggeriscono come non c’è molta coerenza nei dati e viene difficile avere una tesi concreta e inattaccabile.
Le parole degli autori dello studio: “Si ritiene che l’esposizione ad ambienti naturali sia benefica per la salute umana. Questa scoperta è in linea con prove provvisorie che sottolineano l’importanza dell’uso effettivo dello spazio verde in relazione alla salute mentale, e suggerisce che lo stesso vale per altre condizioni di salute, come l’asma e l’ipertensione. L’aumento delle prove scientifiche a sostegno dei benefici per la salute dell’esposizione alla natura aumenterà probabilmente l’offerta di spazi verdi di alta qualità negli ambienti urbani e ne promuoverà l’uso attivo.”
I ricercatori hanno visto come la visita di persona in luoghi più naturali più di una volta a settimane c’è stato un consumo inferiore del 33% dei farmaci per le condizioni sopracitate. Sono state prese in considerazione tutte le variabili possibili, ma come detto, non c’è una vera motivazione attualmente spiegabile.
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