Scoperto il mistero delle fiamme blu vorticanti. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Maryland è riuscito ad identificare la struttura di queste misteriose fiamme, scoperte per la prima volta nel 2016, grazie a delle simulazioni computerizzate.
Quando vennero identificate per la prima volta, durante uno studio sul galleggiamento in acqua del combustibile liquido, vennero descritte semplicemente come delle fiamme blu vorticanti. Si generarono quando del combustibile liquido venne aggiunto ad un serbatoio colmo d’acqua racchiuso in uno spazio dove si generava un vortice. Le fiamme che si sviluppavano erano di colore blu e avevano inizialmente l’aspetto di un tornado per poi assumere quello più simile ad un vortice.
Inizialmente il colore aveva suggerito ai ricercatori la possibilità che queste fiamme bruciassero senza creare fuliggine. Questo aspetto avrebbe potuto renderle particolarmente adatte per ripulire aree in cui vi erano stati dei riversamenti di petrolio. Si è quindi iniziato a studiare le proprietà e le caratteristiche di questo particolare tipo di fiamme, ma solo oggi si è finalmente riusciti a determinarne la struttura.
I ricercatori dell’Università del Maryland sono infatti riusciti a capire che in realtà non si tratta di un unica fiamma, ma di tre tipi diversi che si fondono per crearne una unica. Sono riusciti a generarle e a studiarle creando delle simulazioni al computer partendo da condizioni note. I parametri sono stati via via modificati fino a che non si è arrivati ad ottenere una fiamma blu vorticante virtuale.
Grazie a queste simulazioni sono riusciti a comprendere che non si trattava di una ma bensì di tre fiamme diverse: una esterna invisibile, che si presenta quando quando il carburante e in concentrazione minore rispetto all’ossigeno; due fiamme interne visibili che hanno una maggiore concentrazione di carburante, con rapporti più simili a quelli delle fiamme comuni.
Conoscere la struttura di queste fiamme potrebbe permettere ai ricercatori di riuscire a controllarle in modo più efficiente. Si potrebbe quindi arrivare, controllando o eliminando la fase vorticante, a poterle utilizzare per una combustione più pulita, applicabile in molti campi diversi.
Negli ultimi anni, la ricerca neuroscientifica ha puntato sempre più l’attenzione sulle cellule di Purkinje, neuroni altamente specializzati del cervelletto…
Il famoso paradosso del gatto di Schrödinger ha affascinato e confuso scienziati e appassionati di fisica per decenni. Immaginate un…
Continuano a gonfie vele le giornate di promozioni Amazon. Il noto e-commerce ha appena lanciato una serie di nuove offerte…
Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha esplorato il possibile legame tra la vitamina D e la sclerosi multipla (SM),…
Birdfy, azienda leader nel settore della produzione di mangiatoie per uccelli con fotocamera integrata, ha presentato verso la fine dell'anno…
Nonostante manchino ancora due mesi alla presentazione del nuovo iOS 19, sul web già iniziato a comparire informazioni in merito…