Nei pressi dell’attuale villaggio di Borth, nella contea gallese del Ceredigion, si trovava una immensa foresta preistorica che si estendeva per diversi chilometri. Circa 4500 anni fa questa grande foresta fu sepolta da acqua di mare, sabbia e torba, ispirando persino una leggenda locale, la leggenda del mitico reame gallese sommerso di Cantre’r Gwaelod. La recente tempesta Hannah, abbattutasi sul Regno Unito e l’Irlanda, in piena notte con venti superiori ai 130 km/h il 26 Aprile, potrebbe aver riportato alla luce i resti dell’antica e leggendaria foresta gallese.
Secondo le leggende popolari il Cantre’r Gwaelod (o Sunken Hundred: i Cento Sommersi) era una terra fertile che si estendeva per 32 km, un regno leggendario spazzato via dalle onde in un epoca mitica. Cantre’r Gwaelod fu colpita da alluvioni e sommersa, per colpa della sacerdotessa Mererid, custode di un pozzo fatato che trascurò lasciandolo traboccare e sommergere l’intero regno. Secondo gli abitanti del luogo, nelle giornate tranquille si può sentire persino la campana della chiesa sommersa di Cantre’r Gwaelod.
Un’altra versione del mito dell’antico regno, soprannominato l’Atlantide del Galles, descrive Cantre’r Gwaelod come una terra estremamente fertile, tanto che un acro di terra ne valeva quattro altrove. Si diceva che il regno dipendesse da una diga per proteggerlo dal mare: con la bassa marea, la diga veniva aperta per permettere all’acqua di defluire dalla terra verso il mare, e con l’alta marea veniva invece chiusa per impedire l’allagamento. Ma secondo un delle tante leggende, il guardiano incaricato di badare alle chiuse era un forte bevitore.
Come ogni leggenda che si rispetti, ha sempre un fondo di verità. Nel sito infatti sono stati ritrovati una serie di reperti archeologici come impronte fossilizzate di uomini ed animali, ed alcuni strumenti.
I resti che la tempesta Hannah ha portato alla luce nel luogo della leggenda, sono però ben molto diversi da resti di campanili e regni. Si tratta infatti di una foresta di pini, querce e betulle dell’età del bronzo, i cui resti sono esposti sulla spiaggia grazie alla violenza della tempesta e la bassa marea e si estendono quasi cinque km sulla costa, da Borth a Ynys-Ias. Pochi resti furono brevemente visibili per la prima volta nel 2014, ma furono subito nuovamente ricoperti dalla sabbia e dalle maree.
Questa volta la tempesta Hannah ha riportato alla luce una porzione molto più grande e profonda dei resti dell’antica foresta preistorica. Sono infatti visibili, per la prima volta in migliaia di anni, spessi tronchi ed enormi radici che si estendono sulla spiaggia. Gli alberi della foresta di Borth, hanno smesso di crescere tra 4500 e 6000 anni fa, quando l’acqua salmastra ha invaso la regione dopo un innalzamento dei livelli dell’acqua. La foresta sommersa, avvistata dal fotografo amatoriale Wayne Lewis, era parte di una foresta molto più grande che nell’età del bronzo si estendeva fino all’Irlanda.
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