Fukushima ha ridotto le capacità cognitive delle api: lo studio che svela gli effetti della radioattività sugli insetti

Date:

Share post:

Nella prefettura giapponese di Fukushima, dove nel 2011 si è verificato uno dei più gravi incidenti nucleari della storia, un nuovo studio suggerisce che la contaminazione radioattiva potrebbe aver compromesso le capacità cognitive delle api e di altri insetti impollinatori.

La ricerca è stata condotta dai francesi Olivier Armant, esperto di radioprotezione, e Mathieu Lihoreau, etologo e specialista in cognizione animale, i quali hanno installato innovativi sistemi di monitoraggio automatico nelle aree colpite dalle radiazioni.

Api intelligenti… ma non in ambienti radioattivi

Sappiamo che le api possiedono una sorprendente intelligenza: sono in grado di riconoscere colori, odori e orientarsi nello spazio. Tuttavia, come già dimostrato per i pesticidi, anche l’esposizione ad agenti inquinanti può ridurre queste capacità.

Secondo Lihoreau, l’apprendimento e la memoria sono funzioni cognitive cruciali per la sopravvivenza degli impollinatori. Se alterate, possono danneggiare non solo l’individuo, ma anche l’intera colonia e la catena ecologica della quale fanno parte.

Come si misura l’intelligenza delle api? Con un labirinto e un codice QR

Il team ha creato un sistema automatizzato per valutare la memoria e la capacità di apprendimento delle api. Ogni insetto è dotato di un micro codice QR (grande appena 2 mm) che viene letto da una telecamera. L’ape viene poi introdotta in un labirinto a forma di Y, dove deve scegliere tra due luci colorate. Solo una porta a una ricompensa: acqua zuccherata.

Un’ape sana impiega in media 10 tentativi per imparare quale colore scegliere. Gli scienziati confrontano queste curve di apprendimento per valutare eventuali deficit cognitivi.

Le vespe, troppo grandi per l’esperimento automatizzato, sono state testate manualmente con labirinti tradizionali.

I risultati: segnali preoccupanti ma non ancora conclusivi

Gli alveari sono stati posizionati in zone con diversi livelli di contaminazione da cesio-137. I dati raccolti mostrano che le api provenienti dalle aree più contaminate manifestano un chiaro declino nelle prestazioni cognitive.

Sebbene non sia stata ancora stabilita una relazione causale definitiva con la radioattività, i ricercatori escludono con buona probabilità altre cause, come l’uso di pesticidi, considerando che l’area è pressoché disabitata e incolta.

In attesa dei risultati ufficiali

Lo studio, ancora in corso, promette di gettare nuova luce su un tema spesso trascurato: l’impatto invisibile della radioattività sulla fauna. Mentre aspettiamo la pubblicazione dei risultati completi, una cosa è chiara: il disastro di Fukushima continua a far sentire i suoi effetti, anche sugli insetti più piccoli.

Foto di PollyDot da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Related articles

Realme C75 5G debutta in Italia: hardware avanzato e connettività 5G

Realme, brand globale in rapida espansione nel settore mobile, annuncia ufficialmente il lancio italiano del nuovo realme C75...

Apnea notturna: una condizione con casi in aumento

L'apnea notturna è una condizione che porta ad avere momenti in cui effettivamente il corpo non riceve ossigeno...

Microsoft e il processore quantistico Majorana: rivoluzione vicina

A febbraio, Microsoft ha annunciato un traguardo tecnologico che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’informatica:...

Adolescenti e suicidio: è l’uso compulsivo degli schermi, non il tempo online, a fare la differenza

Per anni si è puntato il dito contro il tempo passato davanti agli schermi, considerato responsabile di un...