Di Darkone (discussione · contributi) - Opera propria, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=671026
Per millenni l’uomo si è affidato alla natura per potersi curare, questo finché con la chimica non si è potuti progredire fino a creare trattamenti miracolosi in comparazione. Curarsi al giorno d’oggi con solo esclusivamente rimedi naturali sarebbe da sciocchi, ma questo non vuol dire che quest’ultimi ci possono dare nuovi composti importanti. Un esempio è l’suo dei funghi per riuscire a contrastare l’evoluzione di un cancro e persino riuscire a ridurlo. Ovviamente è leggermente più complicato di così.
Per cominciare, non si parla di funghi strani, mai sentiti o addirittura mai visti, ma si parla di un comune Agaricus bisporus, ovvero il fungo prataiolo bianco. A conti fatti è quello più comune a livello globale in cucina, il più coltivato. Un nuovo studio sui topi ha visto come un suo estratto sia in grado di ridurre l’avanzata di forme di cancro.
Quando si parla di cancro, non tutte le forme risultano essere uguali. Per questa ricerca nello specifico, l’estratto risultava essere efficace contro il cancro alla prostata. Nelle ricerche di laboratorio è stato visto come l’estratto in questione sia stato in grado di rallentare in modo significativo la proliferazione di cellule tumorali con ovvie conseguenze in fatto di sopravvivenza.
Le parole dei ricercatori: “Questo studio suggerisce che i trattamenti ‘cibo come medicina’ potrebbero alla fine diventare cure oncologiche normali, basate su prove, raccomandate per tutti coloro che sono stati colpiti dal cancro. Sebbene la nostra ricerca abbia risultati iniziali promettenti, lo studio è in corso. Detto questo, non farebbe male se le persone volessero aggiungere più funghi prataioli bianchi freschi alla loro dieta quotidiana”.
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