News

Geni di batteri resistenti agli antibiotici scoperti nell’Artico

I geni associati ai batteri resistenti agli antibiotici sono stati scoperti nell’Artico settentrionale, una delle regioni più remote del pianeta Terra. Sebbene non sia stata confermata alcuna speculazione riguardo tale teoria, alle Svalbar sono stati identificati geni come blaNDM-1, che possono conferire resistenza ai carbapenemi, gli antibiotici di ultima istanza nel trattamento delle malattie.

I batteri resistenti agli antibiotici sono stati identificati per la prima volta in un ospedale in India nel 2007/2008 e, successivamente, nell’acqua piovana a Delhi nel 2010. Secondo il quotidiano Environment International, questa scoperta mostra che possono esistere nel Circolo polare artico.

 

Quali i rischi

Il rischio di diffusione di questi superbatteri è, per molti scienziati, una minaccia maggiore rispetto alle richieste climatiche. Le operazioni di routine diventerebbero potenzialmente fatali, le malattie si diffonderebbero più velocemente e diventerebbero più resistenti fino a che non si presentino le condizioni necessarie affinché si ribaltino tutti i noti ostacoli della medicina.

L’uso eccessivo di antibiotici è una delle cause comprovate dello sviluppo della resistenza, ma questo risultato, in una regione così isolata, dimostra che anche la mancanza di servizi igienico-sanitari può avere un’influenza.

Quattro Paesi sottosviluppati su dieci   hanno accesso garantito all’acqua pulita o alle condizioni sanitarie di base. Se una infezione resistente agli antibiotici si sviluppa in uno di questi Paesi, sarebbe un’apocalisse. I confini non fermano le epidemie.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Declino cognitivo: imitare l’esercizio nel cervello potrebbe rallentarlo

L’esercizio fisico è da tempo considerato uno dei modi più efficaci per mantenere il cervello sano e rallentare il declino…

3 Luglio 2025

Gli smartwatch possono rilevare malattie ore prima dei sintomi e ridurre la trasmissione fino al 50%

Un recente studio pubblicato su PNAS rivela che gli smartwatch possono rilevare i primi segnali di malattia ore prima che…

2 Luglio 2025

Gli AirPods Pro 3 potrebbero presto arrivare sul mercato

Siete tra coloro che stanno aspettando il lancio di un nuovo modello di AirPods Pro? Ci sono buone notizie per…

2 Luglio 2025

Zucchero e cervello: liberare le riserve potrebbe proteggere dalla demenza

Il glucosio è da sempre considerato il “carburante” principale del cervello, ma recenti studi stanno cambiando prospettiva. Nuove ricerche suggeriscono…

2 Luglio 2025

OnePlus Watch 3 43mm: smartwatch compatto con funzioni avanzate per mente e corpo

OnePlus, il rinomato brand globale nel settore tecnologico, si prepara a un lancio significativo previsto per l’8 luglio 2025, presentando…

2 Luglio 2025

Recensione TP‑Link Tapo C425: videocamera smart 2K wireless per esterni e interni

La TP‑Link Tapo C425 si posiziona nel panorama delle videocamere smart come una delle soluzioni più complete e avanzate. Pensata…

1 Luglio 2025