Lo sviluppo del promettente treno, che dovrebbe arrivare in Giappone nel 2027, deve ora affrontare problemi ambientali. Maglev Chuo Shinkansen promette di essere il treno più veloce del mondo, ma lo scontro tra un gigante aziendale e funzionari locali potrebbe danneggiare questo grande progetto.
Non appena entrerà in funzione, il Maglev Chuo Shinkansen sarà in grado di effettuare i viaggi più veloci di sempre. Il test effettuato nel 2015 ha stabilito un record mondiale: il treno può raggiungere una velocità di 603 chilometri all’ora. Il budget è di 85 miliardi di dollari (circa 71 miliardi di euro) e, poiché è considerato un progetto nazionale, un terzo di tale importo è finanziato dal governo.
Uchida Toshihiro, economista del centro di Tokai, ha discusso dei vantaggi economici del Maglev. “Se il treno diventerà operativo nel 2027, si stima che gli effetti economici produrranno 105 miliardi di dollari (circa 88 miliardi di euro) in tutto il Paese, nei primi 50 anni“.
Tuttavia, non tutto è perfetto in questo processo di sviluppo tecnologico. Le autorità locali di Shizuoka non hanno autorizzato la costruzione di un tunnel di 9 chilometri che potrebbe attraversare la città a causa di problemi ambientali. Uno studio ha concluso che la costruzione di un tunnel nell’area pianificata potrebbe danneggiare le acque del fiume Oigawa, poiché le acque sotterranee che lo alimentano passerebbero attraverso il tunnel.
Kawakatsu Heita, presidente di Shizuoka, ha espresso preoccupazione per i potenziali impatti ambientali del progetto, poiché “l’acqua è estremamente importante. Se il tunnel viene costruito attraverso le Alpi meridionali, andranno perse più di due tonnellate d’acqua al secondo. Circa 600mila persone dipendono da quest’acqua“.
I portavoce della Central Japan Railway non accettano la giustificazione presentata da Heita, in quanto garantiscono che all’interno del tunnel saranno utilizzate tecnologie per filtrare le acque sotterranee e preservare così il flusso del fiume.
Heita non è convinta e accusa l’azienda di non presentare prove scientifiche. Il governatore di Shizuoka spiega che non accetterà questa situazione, anche perché ci sono altre alternative, “è possibile cambiare rotta, è solo necessario fare un giro più grande. Cinque minuti non sono rilevanti in termini di tempo, ma questa situazione è molto preoccupante dal punto di vista ambientale”.
Il ministero dei Trasporti giapponese ha organizzato un evento per esperti per discutere la questione. Kaneko Shin, presidente della Central Japan Railway, ha criticato l’atteggiamento delle autorità di Shizuoka, dicendo che è ingiusto che i piani per la costruzione delle linee debbano essere ritardati.
L’azienda tecnologica giapponese afferma che se la situazione non si risolverà non sarà possibile procedere con i lavori fino al 2027. Toshihiro avverte che “se i lavori ferroviari saranno ritardati, i costi di costruzione aumenteranno“.
La linea ferroviaria era prevista per collegare tre delle città più importanti del Giappone: Tokyo, Nagoya e Osaka. Tuttavia, il treno dovrebbe viaggiare anche attraverso sette aree della capitale giapponese, tra cui Kanagawa, Yamanashi, Shizuoka, Nagano, Gifu e Aichi.
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